URBI ET ORBAN/2 - IL PREMIER UNGHERESE, DOPO L’INCONTRO CON BERGOGLIO, HA AVUTO UN FACCIA A FACCIA DI UN’ORA CON MATTEO SALVINI. MA NELLA SUA GIORNATA ROMANA NON HA TROVATO IL TEMPO PER PARLARE CON LA MELONI. O MEGLIO: È LA “DUCETTA” CHE NON HA VOLUTO FARSI VEDERE CON IL LEADER EURO-SCETTICO E FILO-PUTINIANO. I RAPPORTI TRA I DUE SONO AI MINIMI: LA LINEA DI ORBAN SULL’UCRAINA È OPPOSTA A QUELLA ATLANTISTA DI GIORGIA, PRESSATA DAI POLACCHI SUPER-ATLANTISTI…

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viktor orban incontra matteo salvini a roma

ORBAN È ALLA DISPERATA RICERCA DI UNA CASA A BRUXELLES, DA QUANDO LASCIÒ IL PPE UN ATTIMO PRIMA DI ESSERE CACCIATO, NEL MARZO 2021. MA CHI È DISPOSTO A PRENDERSI IL CETRIOLONE DI BUDAPEST? DI CERTO NON GIORGIA MELONI - LA DUCETTA, PRESSATA DAI POLACCHI SUPER ATLANTISTI, NON È DISPOSTA A PRENDERSI UN AMICO DI PUTIN NEL GRUPPO DEI CONSERVATORI E RIFORMISTI - LE CONGRATULAZIONI POST-ELEZIONI ERANO SOLO UN ATTO DI CORTESIA, VISTI I RAPPORTI CHE INTRATTIENE CON “VIKTATOR” DA ANNI… - DAGOSPIA DEL 6 APRILE 2022

PAPA FRANCESCO VIKTOR ORBAN

https://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/urbi-et-orban-presidente-ungherese-disperata-ricerca-305738.htm

 

 

Orbán a Roma vede Salvini ma non Meloni: così Putin divide la destra

Emanuele Lauria per www.repubblica.it

 

Da Papa Francesco a Matteo Salvini: la giornata romana di Viktor Orbán, fresco di vittoria nelle elezioni in Ungheria, ruota attorno a due incontri di segno notevolmente diverso. Con Bergoglio il primo ministro magiaro è rimasto 40 minuti a colloquio, ricevendo le lodi per la protezione dei profughi provenienti dall'Ucraina.

viktor orban incontra matteo salvini a roma

 

Il faccia a faccia con il leader della Lega - durato circa un'ora - assume invece un significato politico non indifferente: è il segnale di un legame che si rafforza, dentro una Destra che anche a livello europeo sta scricchiolando per effetto della guerra in Ucraina.

 

Significativa, nei giorni scorsi, la decisione dei ministri della Difesa di tre dei quattro governi di Visegrad (Polonia, Slovenia e Repubblica Ceca) di disertare un vertice per protesta contro la decisione dell'altro Stato partner (l'Ungheria, appunto) di opporsi al transito delle armi per l'Ucraina.

 

viktor orban con bergogllio

E i capi di quei tre governi, non Orban, sono andati a Kiev a rendere omaggio al popolo ucraino e al suo presidente aggrediti da Mosca. Oggi, a chi gli ha chiesto conto dell'opportunità di vedere il leader di Budapest, Salvini ha risposto: "Non scherziamo, il presidente ha visto pure il Pontefice". Il segretario del Carroccio ha poi fatto sapere che stasera sarà presente al ricevimento organizzato dall'ambasciata ungherese.

 

VIKTOR ORBAN GIORGIA MELONI

Orbán, dopo la vittoria alle elezioni politiche del 4 aprile, aveva detto di aver vinto "anche contro Volodymyr Zelensky". Ciononostante, il segretario leghista era stato il primo a congratularsi per il successo dell'esponente della Destra ungherese: "Da solo contro tutti, attaccato dai sinistri fanatici del pensiero unico, minacciato da chi vorrebbe cancellare le radici giudaico-cristiane dell’Europa, denigrato da chi vorrebbe sradicare i valori legati a famiglia, sicurezza, merito, sviluppo, solidarietà, sovranità e libertà, hai vinto anche stavolta grazie a quello che manca agli altri: l’amore e il consenso della gente. Forza Viktor, onore al libero Popolo ungherese".

 

Adesso Salvini, perplesso sin dal primo minuto sull'invio delle armi in Ucraina, si congratula personalmente con Orbán e rinsalda quel filo che nella primavera era stato stretto con una visita a Budapest, e poi con un summit autunnale in videoconferenza.

viktor orban incontra matteo salvini a roma

 

Una serie di incontri che avrebbero dovuto portare alla nascita di un eurogruppo unico delle Destre, progetto poi sfumato per l'opposizione dei polacchi del Pis. Ma che Salvini vuole rilanciare, in un momento storico poco propizio proprio perché pesano le differenti linee nei confronti di Vladimir Putin. Molto dipenderà dall'esito delle elezioni francesi di domenica e dal risultato di Marine Le Pen, altro volto della estra sotto accusa per i rapporti con il capo del Cremlino, alleata della Lega nel gruppo di Id, che raccoglie anche gli estremisti tedeschi di Afd.

 

Resta il fatto che Orbán, a Roma, non ha in programma incontri con l'altra esponente di punta della Destra italiana, Giorgia Meloni, che pure non ha mancato di rallegrarsi pubblicamente per il successo elettorale del premier ungherese, ma non prima di aver condannato gli orrori di Bucha.

 

VIKTOR ORBAN PAPA FRANCESCO

Meloni rimane su una posizione più severa, nei confronti della Russia, in asse con il partito polacco che sorregge Mateusz Morawiecki. Il viaggio romano di Orbán, alla fine, non fa che rimarcare le distanze fra i principali azionisti del centrodestra, che non si sentono da fine gennaio, dal giorno dell'elezione di Sergio Mattarella al Quirinale.

 

L'incontro con Salvini di oggi è stato chiesto da Orbán, si apprende da fonti leghiste, proprio per la concomitanza con la visita del premier ungherese in Vaticano. Dal partito fanno anche sapere che si è trattato di un incontro "molto cordiale" e che "è stata l'occasione soprattutto per fare il punto della situazione internazionale, anche alla luce della crisi in Ucraina".

 

giorgia meloni con viktor orban

Salvini ha fatto sapere "di avere apprezzato le parole di Francesco, che ha elogiato Budapest per l'impegno nell'accoglienza dei profughi ucraini. Il Papa, d'altronde, è un punto di riferimento per i due leader. Spesso il nuimero uno di via Bellerio lo ha citato come esempio per il suo equilbrio e per la sua insistenza nel mettere sempre la pace sopra le ragioni delle parti in conflitto. Tra le altre cose, Orbán ha illustrato le sue politiche economiche a tutela delle famiglie e dei più giovani, con finanziamenti mirati per chi fa figli e vantaggi fiscali".

 

Salvini ha ricordato che a breve in Italia ci saranno le elezioni amministrative e, tra un anno, le Politiche: "Sono convinto che il centrodestra vincerà", ha detto .

 

GIORGIA MELONI VIKTOR ORBAN

Assieme al segretario leghista c'era il responsabile del Dipartimento Esteri, Lorenzo Fontana. Salvini ha evidenziato la totale sintonia con Orbán "per quanto riguarda il contrasto all'immigrazione illegale, la necessità di abbattere il carico fiscale per famiglie e imprese, per lavorare a un progetto di centrodestra europeo chiaramente alternativo ai socialisti, per difendere i valori e le radici dell'Occidente. La Lega ha ribadito i sentimenti di amicizia che uniscono l'Italia all'Ungheria e che - conclude il senatore milanese - dovranno favorire una sempre maggiore collaborazione anche sul fronte della cooperazione internazionale".