UNA VACANZA DA PIACIONI - I DIOSCURI DI GRILLO, DI BATTISTA E DI MAIO, IN FERIE IN SICILIA CON IL CANDIDATO M5S CANCELLERI, COME DUE TRONISTI INTRONATI: POSE STUDIATE CON LA GIUSTA ANGOLATURA DI LUCE, FOTOGRAFIE PROFESSIONALI, SFONDI PHOTOSHOPPATI. DUE FIGHETTI CAFONAL UBRIACHI GIA' DI POTERE...
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Pierluigi Battista per il Corriere della Sera
Tre amici al bar. Anzi no, in spiaggia. No, tra i monumenti. No, meglio: a zonzo. O invece dappertutto, ma sempre in posa, sorridenti, rilassati, in letizia. In Sicilia. Non su un palco a fare i comizi, visto che poi i tre amici sono Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio e il candidato alla presidenza siciliana Giancarlo Cancelleri, e non si trovano lì per caso ma per convincere, in un tour appena terminato, gli elettori dell' isola a dare fiducia ai 5 Stelle.
Stanno lì, immortalati da un fotografo molto assiduo, come compagnoni in vacanza, che scherzano come persone normali. Che sorseggiano una tazzina di caffè come persone normali. Indossano magliette e scarpe da ginnastica come persone normali. Si stravaccano al caldo dell' estate su una scalinata a raccontarsi barzellette come persone normali.
Con un rischio: che in politica tutto deperisce in fretta, e a furia di esibire fotografie in cui sono contenti, complici nella contentezza, sorridenti e allegri, alla fine chi le guarda non vede l' ora di scappare, come gli amici sventurati costretti a sorbirsi ore di foto e di video della coppia in vacanza. Un tormento, un boomerang, politicamente parlando.
Di solito i leader politici si portano dietro i fotografi per trasferire nell' eternità immagini di incontri ad altissimo livello, tra i potenti della Terra. Oppure per cogliere il leader politico nell' intimità della casa, tra divani e tappeti e cani scodinzolanti. Con Berlusconi abbiamo conosciuto album fotografici da consegnare nelle case degli italiani.
Con Renzi abbiano conosciuto una certa intensificazione delle fotografie che quasi sembravano spontanee, promossa e assecondata dall' esibizione su Twitter e sui social. Con i giovani pionieri di Grillo ci si espone serialmente alla trama di «Quando tre leader sono in vacanza e sembrano proprio come noi».
Smaltiscono in fretta, in quelle foto, la stanchezza della loro opera di predicazione elettorale e scontano anche un po' di delusione per piazze non proprio rigurgitanti di folla (ma almeno ci provano, gli altri non riempirebbero nemmeno un retrobottega, nella Sicilia disincantata). Inoltre in questo tour in cui l' occhio zelante del fotografo è sempre all' erta, abbondano troppo in risate, che sembrano tre maschietti che scherzano con battute salaci.
Non manca la foto in posa turistica di Di Battista tra i templi agrigentini, che se stava a Pisa come minimo si faceva immortalare con la mano che regge la torre pendente. L' anno scorso c' era il viaggio in motocicletta e il lettuccio a castello un po' francescano. Quest' anno il trio, il terzetto, la triade, il triangolo. I buontemponi della porta accanto che trascorrono l' estate a farsi fotografare, facendo finta di arrabbiarsi se qualcuno chiede un selfie. Vogliono solo l' ufficialità, il controllo, la posa da immortalare. Un' estate sul set siciliano. In piazza, ma per un caffè, perché il comizio non viene sempre bene.