I VELENI DI FERRONI - CHI È IL VIP DI SINISTRA CON IL VIZIETTO DELLA CLEPTOMANIA? NEI SALOTTI ROMANI SE NE PARLA CON INSISTENZA: DOPO LA SUA APPARIZIONE, IN ALCUNE CASE SONO SPARITI OGGETTI DI VALORE, TANTO CHE ORA IN MOLTI NON LO INVITANO PIÙ A CENA. MA NESSUNO HA MAI DENUNCIATO, VISTA LA SUA IMPORTANZA E I RUOLI CHE HA RIVESTITO NEL CORSO DEGLI ANNI…
-Gianfranco Ferroni per “Il Tempo”
BERSANI E VISCO, UN PRANZO TRA VECCHI COMPAGNI
Non si sono mai persi di vista, e da vecchi compagni sono tornati a incontrarsi a tavola: da Grano, ristorante molto amato dai politici, a piazza Rondanini, a due passi dal Pantheon, ecco così apparire all’ora di pranzo Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco, due protagonisti del Partito comunista italiano di una volta.
Sempre combattenti, comunque: specie l’ex ministro delle Finanze, classe 1942. Che poi è un conterraneo di Giuseppe Conte, dato che Visco è nato in quel di Foggia. A qualche tavolo più in là, solo soletto, c'era il potentissimo dem Salvatore Margiotta.
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ROMA MATRIGNA CON RE FILIPPO DEL BELGIO
A volte Roma sa essere matrigna coi propri figli. O quantomeno coi propri nipoti. Come con Filippo, re dei belgi, il quale avrebbe dovuto venire in visita ufficiale nel marzo del 2020 ma lo scoppio della pandemia rese impossibile quella visita.
Così ci ha riprovato il primo dicembre, ma la quarta ondata del Coronavirus lo ha costretto a una visita quasi privata, senza celebrazioni. Già, perché Filippo è figlio di Paola Ruffo di Calabria, che nella capitale italiana visse larga parte della sua giovinezza. Eppure una Roma più piovosa di Bruxelles ha impedito al re Filippo del Belgio di compiere la prevista passeggiata al Foro Romano.
Proprio quel Foro che si può ammirare dall’incredibile terrazzo del palazzo residenza dell’ambasciatore belga in Italia, che pure aveva, speranzosamente, ospitato una gremita conferenza stampa solo la settimana scorsa. A consolare Filippo ci ha pensato l’Aeronautica Militare italiana che ha fatto volare due caccia accanto al jet che trasportava il Re come segno di benvenuto. Del resto Filippo è nipote, da parte materna, di Fulco Ruffo di Calabria, asso dell’aria della prima guerra mondiale, insignito della medaglia d’oro al valor militare.
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ERIKA STEFANI INCONTRA I DISABILI
A parlare con uno schermo siamo abituati tutti, oramai. Ma a farlo con un disabile grave che vede, ascolta, parla e si muove grazie a un avatar è un’esperienza che si ricorda. E’ quanto accaduto al ministro per le Disabilità Erika Stefani che sui suoi profili social ha documentato l’incontro con Giuseppe Malafarina, presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina per la cura delle disabilità gravi e gravissime.
Malafarina, giornalista, è bloccato e può muovere solo la bocca, con quella governa una sorta di carrello con un tablet che è la sua interfaccia col mondo esterno: grazie al tablet può ascoltare, parlare, vedere, fotografare, registrare. Stefani gli ha quindi fatto visitare l’ufficio e insieme si sono “affacciati” alla finestra per guardare il dirimpettaio: l’ufficio del Premier Mario Draghi.
E’ stata l’occasione per parlare della legge delega sulla disabilità che il ministro Stefani ha fatto recentemente approvare dal Consiglio dei Ministri. Finito il confronto, di corsa a Palazzo Chigi, con l’avatar in difficoltà sul sampietrino romano. Come capita a chiunque.
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IL CNEL DI TREU PENSA AI MONOPATTINI
Nella sede del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, il Cnel, a Villa Lubin, si lavora: l’ultima produzione dei suoi componenti riguarda una serie di regole sul tema dei monopattini.
Casco obbligatorio, forme di identificazione ed assicurazione, una nuova disciplina per la circolazione sulle strade extraurbane: in qualità di organo di consulenza del governo e del parlamento, nel palazzo immerso nel verde di Villa Borghese, dalle parti di Tiziano Treu c’è chi ha a cuore il mezzo di trasporto più contestato dai romani, il monopattino.
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VIP DI SINISTRA, CON UN VIZIETTO: CLEPTOMANE
Se ne parla con insistenza nei salotti romani: è di sinistra, ha conquistato posizioni importanti, professionalmente ineccepibile nella vita quotidiana quando deve risolvere i problemi degli altri, ma con un vizietto tutto suo, che poi è quello di rubare.
Tecnicamente la definizione è “cleptomane”: in alcune case sono spariti oggetti di valore, dopo la sua apparizione, tanto che gli inviti a cena non sono più stati inviati da parte dei “danneggiati”.
Nessuno ha mai denunciato i fattacci, anche per l’importanza della personalità e dei ruoli rivestiti nel corso degli anni, e in qualche negozio si ripete una scena davvero sconsolante: il direttore dello store della griffe di turno che recita la frase “guardi che l’ultima volta che ci ha visitati è sparito un oggetto, abbiamo i filmati che hanno registrato tutto, se passa alla cassa a saldare il conto chiudiamo questa pratica”. E tutti vivono felici e contenti.
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A LIVORNO, GOLDONI PER CECCHI PAONE
“Buon compleanno Mascagni”. È questo il titolo di una serata molto speciale che si svolgerà oggi a Livorno al Teatro Goldoni, ricordando il grande compositore labronico che nacque nel 1863, nella casa di famiglia in piazza delle Erbe, oggi piazza Cavallotti. Mascagni cominciò a comporre sin dai tempi del ginnasio, e non si fermò più, divenendo uno dei compositori più famosi ed acclamati al mondo.
Questo importante evento in suo onore, si svolge alla vigilia del debutto dell’edizione del centenario de “Il piccolo Marat”, l’opera in tre atti su libretto di Giovacchino Forzano con cui Mascagni debuttò il 2 maggio 1921 al Teatro Costanzi di Roma ottenendo un grande successo. Ad introdurre in questo viaggio sinfonico e nell’epoca in cui “Il piccolo Marat” è ambientato, ci sarà la guida del noto giornalista, divulgatore e saggista Alessandro Cecchi Paone.