VIA LIBERA DEL PARLAMENTO EUROPEO ALLA RISOLUZIONE DI MAGGIORANZA CHE CHIEDE PIÙ SANZIONI CONTRO LA RUSSIA, INCLUDENDO L'IMPORTAZIONE DI PETROLIO E GAS - LA RISOLUZIONE È STATA APPROVATA CON 513, 19 ASTENSIONI E 22 CONTRARI - APPROVATO UN EMENDAMENTO PRESENTATO DA PPE, S&D, RENEW, GREENS E ECR CHE CHIEDE "UN TOTALE E IMMEDIATO EMBARGO SU GAS, PETROLIO E CARBONI RUSSI"

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VLADIMIR PUTIN E IL GAS

(ANSA) - Via libera del Parlamento europeo alla risoluzione di maggioranza che chiede più sanzioni contro la Russia, includendo l'import di energia. La risoluzione è stata approvata con 513, 19 astensioni e 22 contrari. In corso di votazione è stato approvato un emendamento presentato da Ppe, S&D, Renew, Greens e Ecr che chiede "un totale e immediato embargo su gas, petrolio e carboni russi" e "l'abbandono dell'utilizzo dei gasdotti Nordstream 1 e 2". Il voto è stato accolto dall'applauso dell'assemblea. "Colleghi, questo è un momento significativo, la nostra posizione è chiara", ha sottolineato la presidente del Pe Roberta Metsola.

PARLAMENTO EUROPEO 1

 

Nella risoluzione di Strasburgo si chiede la piena ed efficace attuazione delle sanzioni esistenti in tutta l'Ue e da parte degli alleati internazionali dell'Ue è una priorità. I deputati chiedono ai leader Ue di escludere la Russia dal G20 e da altre organizzazioni multilaterali, come l'Unhcr, l'Interpol, l'Organizzazione Mondiale del Commercio, l'Unesco e altre, per dare " un segnale importante del fatto che la comunità internazionale non tornerà a lavorare come di consueto con lo Stato aggressore".

 

GASDOTTI RUSSI

Per rendere le sanzioni più efficaci, il Parlamento chiede che le banche russe siano escluse dal sistema Swift, di vietare l'ingresso nelle acque territoriali dell'UE e l'attracco nei porti dell'UE di qualsiasi nave battente bandiera russa, registrata, posseduta, noleggiata, gestita dalla Russia e il trasporto di merci su strada da e per Russia e Bielorussia. I deputati chiedono anche di "sequestrare tutti i beni appartenenti ai funzionari russi o agli oligarchi associati al regime di Putin, ai loro rappresentanti e prestanome, nonché alle figure legate al regime di Lukashenko in Bielorussia".

 

In riferimento alle atrocità sconcertanti, "che innegabilmente si configurano come crimini di guerra", commesse dalle truppe russe in Ucraina e in particolare a Bucha. Il Parlamento sostiene che le consegne di armi devono essere intensificate per permettere all'Ucraina di difendersi efficacemente, e ribadisce il proprio sostegno a tutti gli aiuti di tipo difensivo alle forze armate ucraine offerti individualmente dai Paesi UE e collettivamente attraverso lo strumento europeo per la pace.

 

ROBERTA METSOLA IN VIAGGIO VERSO KIEV

Considerando come quasi 6,5 milioni di cittadini ucraini sono stati sfollati all'interno del paese e oltre 4 milioni sono fuggiti nei paesi vicini, i deputati chiedono corridoi umanitari sicuri per evacuare i civili in fuga dai bombardamenti e il potenziamenti delle reti di aiuti umanitari dell'UE in Ucraina. Infine, i deputati condannano fermamente la retorica russa che evoca un possibile ricorso all'uso di armi di distruzione di massa e sottolinea che tale spiegamento sarebbe inaccettabile e darebbe luogo a gravissime conseguenze.