VIENI AVANTI, DECRETONE - TRIA A DAVOS: ''LA RAGIONERIA HA APPROVATO, NON CI SONO PROBLEMI DI BOLLINATURA - ESCLUDO UNA MANOVRA CORRETTIVA LEGATA AL PIL. DAL FONDO MONETARIO C'È STATA UNA DRAMMATIZZAZIONE ECCESSIVA SULL'ITALIA - BASTA FILOSOFEGGIARE SUGLI INVESTIMENTI PUBBLICI. LA TAV È UN'OPERA DA FARE''. CHE NE PENSANO I SUOI DANTI CAUSA GRILLINI, COL 33% DEI VOTI IN PARLAMENTO?
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- TRIA,TENSIONE PREVOTO NON TOCCA DOSSIER ITALIA-FRANCIA
(ANSA) - "Non credo" che i dossier fra Italia e Francia, come Fincantieri o Alitalia, "possano risentire di quello che per ora è solo uno scontro mediatico. Non c'è alcun interesse italiano ad andare allo scontro con la Francia, la Germania o altri paesi europei. Si creano delle tensioni in periodo pre-elettorale". Così il ministro dell'Economia, Giovanni Tria dal Forum di Davos.
- TRIA, ESCLUDO MANOVRA CORRETTIVA LEGATA AL PIL
(ANSA) - "Escludo una manovra correttiva legata al rallentamento della crescita. Il nostro obiettivo concordato con l'Ue è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell'andamento dell'economia". Così il ministro dell'Economia, Giovanni Tria.
- TRIA, DA RAGIONERIA VIA LIBERA A DECRETONE
(ANSA) - Il 'decretone' è stato approvato dalla Ragioneria generale dello stato, e per quanto riguarda i tempi "ci sono stati affinamenti nel testo ma nel merito, non riguardano problemi di ragioneria". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria. "Non ci sono blocchi nel decretone. Né da parte della ragioneria né per quanto riguarda la bollinatura. Fino all'ultimo si è cercato di affinare il testo e le misure, sono abbastanza complesse".
- TRIA, DA FMI DRAMMATIZZAZIONE ECCESSIVA SU ITALIA
(ANSA) - "Una cosa è dire quali saranno le previsioni", un'altra è "dire quali sono le conseguenze e soprattutto drammatizzare in modo eccessivo, come ha fatto il fondo monetario, le conseguenze di questo rallentamento. L'Italia vede un rallentamento assieme all'Europa, ma in passato non ha prodotto crisi globali o europee". Così il ministro dell'Economia, Giovanni Tria dal Forum di Davos.
- TRIA, ACCORDO FRANCIA-GERMANIA NON È CONTRO L'ITALIA
(ANSA) - "Il trattato di Aquisgrana mi pare in continuazione con quello di Versailles. Non credo che la lunga tradizione che lega questi due Paesi debba essere interpretata come in opposizione ad un altro Paese, che sia l'Italia o un altro". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, rispondendo - a margine del Forum economico internazionale - alla domanda se il trattato Francia-Germania rischi di compromettere non solo i dossier francesi aperti con l'Italia, ma anche quelli tedeschi come l'interesse di Lufthansa per Alitalia.
- DAVOS: TRIA, BASTA FILOSOFEGGIARE SU INVESTIMENTI PUBBLICI
(ANSA) - "La decisione del governo è puntare sugli investimenti pubblici. La Tav è uno di questi. Dobbiamo far partire tutti gli investimenti pubblici che è possibile far partire, e credo questa sia una decisione politica generale". Lo ha detto il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, a margine del FOrum economico mondiale. "Sulla Tav, in particolare - ha aggiunto Tria parlando con i giornalisti - vedremo quale sarà la decisione politica. È necessaria un'azione forte, occorre smettere di filosofeggiare, e sbloccare tutto ciò che è necessario per far ripartire l'economia". La decisione sarà basata, come è noto, sull'analisi costi-benefici che Tria ha detto di non aver analizzato: "occorre vedere come è stata fatta, non perché stia mettendo in dubbio la sua correttezza, ma perché ci sono molti modi di farla".