VIMINALE, MOLTO MALE - NELL’ENTOURAGE DI DRAGHI SI AGITA UN MALESSERE VERSO IL MINISTRO DELL’INTERNO, LUCIANA LAMORGESE. LA SUA GESTIONE DEI CONTROLLI DEL RISPETTO DELLE MISURE ANTI-COVID È GIUDICATA NEGATIVA. E A PALAZZO CHIGI CI SI CHIEDE: COSA POTRÀ SUCCEDERE CON IL TANA-LIBERA-TUTTI ESTIVO? - SE LAMORGESE NON INVERTIRÀ LA ROTTA, LA DELEGA AI CONTROLLI POTREBBE PASSARE A UN SOTTOSEGRETARIO O AL GENERALE FIGLIUOLO - I RAPPORTI NON IDILLIACI CON GABRIELLI E IL SUO FEDELISSIMO LAMBERTO GIANNINI, CAPO DELLA POLIZIA
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DAGONEWS
Nell’entourage di Draghi si agita un vivo malessere verso il Ministro dell’Interno Lamorgese. La sua gestione dei controlli di polizia sul rispetto delle misure restrittive anti-Covid è giudicata mediocre.
E siccome il buongiorno si vede dal mattino, c’è chi, nei corridoi di Palazzo Chigi, si chiede: se i controlli sono stati blandi (eufemismo) nella fase più acuta della pandemia, quando il coprifuoco era attivo, cosa succederà in piena estate con il tana libera tutti?
La gestione “lasca” di Lamorgese era finita nel mirino già tra aprile e maggio, con i primi allentamenti nelle zone gialle, e lei aveva risposto con un comunicato rivendicando “l’equilibrio, la ragionevolezza e la proporzionalità” dell’attività di polizia.
Inoltre Lamorgese non è riuscita a recuperare un buon rapporto con Franco Gabrielli, e nemmeno con il suo fedelissimo Lamberto Giannini, attuale capo della Polizia, cosa che non agevola il suo lavoro.
A Palazzo Chigi si sta valutando il da farsi. L'ipotesi più accreditata al momento è che, se la ministra non riuscirà a invertire la rotta e dare prova di maggiore efficienza durante l’estate, sarà neccessairo affidare una delega specifica ai controlli a un sottosegretario o, in alternativa, al generale Figliuolo.