VIRGINIA RAGGI, LA SCHEGGIA IMPAZZITA – IN VISTA DELLE REGIONALI IL M5S AVVERTE VIRGINIA RAGGI: “NON È RICANDIDABILE E, SE SI PRESENTA CON UNA SUA LISTA CIVICA, È FUORI DAL MOVIMENTO” – L'EX SINDACA DI ROMA RISCHIA DI ESSERE UN PROBLEMA NON DA POCO PER CONTE, CHE PUNTA A UN'INTESA CON IL PD NEL LAZIO: LA COCCA DI GRILLO VUOLE CORRERE DA SOLA E STA ORGANIZZANDO UNA CORDATA DI FEDELISSIMI CONTRATI A UN ACCORDO CON I DEM…

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Estratto dall'articolo di Matteo Pucciarelli per www.repubblica.it

 

virginia raggi giuseppe conte

Le regionali in Lazio e Lombardia sono il prossimo appuntamento elettorale in arrivo, a inizio 2023. Nei 5 Stelle la discussione interna non è ancora davvero cominciata: andare ancora da soli o tentare di ridare vita al campo progressista? In via di Campo Marzio infatti, alla sede del Movimento, il dossier è sulla scrivania di Giuseppe Conte, ancora intonso. [...]

 

Di certo però c'è solo una cosa: nel Lazio la ex sindaca di Roma Virginia Raggi - che da sempre preme per continuare sulla strada della corsa in solitaria - non è ricandidabile con il M5S, esattamente com'era stato per il Parlamento. "Se invece si candidasse con un'altra lista civica, sarebbe fuori dal Movimento", ha detto chiaro e tondo Mariolina Castellone, la capogruppo uscente al Senato.

 

GRILLO RAGGI

Altro discorso è invece il posizionamento politico del partito. Ad oggi, con le condizioni date, rinnovare l'alleanza in Regione Lazio (dove siedono due assessori del M5S in giunta) appare una strada in salita. Pesano i pessimi rapporti tra Conte ed Enrico Letta ma pure la faccenda inceneritore di Roma, che fu lo scoglio sul quale il governo Draghi e poi fronte progressista andò a sbattere. Insomma, la linea Raggi non è certamente di minoranza. Altro discorso però sono le sue eventuali ambizioni di candidatura per la Pisana. Ci vorrebbe una deroga ad hoc tutta per lei, che fa anche parte del Comitato di garanzia del partito, e non sembra proprio aria.

virginia raggi alessandro di battista

 

Dopodiché dai territori, vedi ad esempio la Lombardia, la richiesta che si fa a Conte è che alla fine la decisione venga presa ascoltando i referenti, non facendola calare dall'altro. [...]

roberta lombardi virginia raggi
virginia raggi giuseppe conte
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