PER ZELENSKY A DAVOS SOLO POLVERE DI STELLE – IL PRESIDENTE UCRAINO SI PRESENTA AL WORLD ECONOMIC FORUM PER BATTERE DI NUOVO CASSA AI PAESI OCCIDENTALI. E CHIEDE ALLA SVIZZERA DI IMBASTIRE UNA “CONFERENZA DI PACE DI ALTO LIVELLO” – L’INCONTRO CON IL SEGRETARIO GENERALE DELLA NATO, JENS STOLTENBERG: “DOBBIAMO RAFFORZARE LA NOSTRA DIFESA AEREA” – IL SITO “POLITICO” IMPALLINA L'EX COMICO: “UN TEMPO ERA IL BENIAMINO DELL’ÉLITE GLOBALE. ORA CERCA DI EVITARE DI ESSERE SOLO UN ALTRO SPETTATORE ALLA LORO FESTA”
-ZELENSKY A DAVOS INCONTRA STOLTENBERG, 'RAFFORZARE DIFESA AEREA'
(ANSA) - "Ho iniziato il lavoro a Davos con un incontro con il Segretario generale della Nato Jens Stoltenberg. Abbiamo discusso di questioni importanti: la situazione in prima linea, l'ho informato dei recenti attacchi aerei della Russia e ho sottolineato la necessità di rafforzare ulteriormente la difesa aerea dell'Ucraina", ha scritto sui social il presidente Volodymyr Zelensky oggi a Davos.
"Con Stoltenberg abbiamo parlato anche dei preparativi per il prossimo Vertice della Nato a Washington e del lavoro con i partner sugli accordi bilaterali di sicurezza nel quadro della dichiarazione del G7, che sarà in vigore fino all'adesione dell'Ucraina all'Alleanza", ha aggiunto, "Vi ringrazio per il vostro costante sostegno al nostro Paese nella difesa dall'invasione russa"
ZELENSKY A DAVOS ERA SEMPRE UNA STAR ADESSO NON SE LO FILA PIÙ NESSUNO
Estratto dell’articolo da “Libero quotidiano”
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, «un tempo era il beniamino dell’élite globale. Ora cerca di evitare di essere solo un altro spettatore alla loro festa». Lo scrive il sito Politico, evidenziando come nel giro di un anno l’attesa per l’intervento del leader ucraino al Word Economic Forum, che si è aperto ieri a Davos e che si concluderà il 19 gennaio, sia scemata sensibilmente sebbene l’Institute for the Study of War (Isw) sostenga che la Russia stia pianificando una nuova offensiva «nelle prossime settimane». […]
ZELENSKY RILANCIA LA CONFERENZA DI PACE A DAVOS L'INCONTRO CON I BIG DELLA FINANZA
Estratto dell’articolo di Fabrizio Goria per “La Stampa”
Dal World economic forum di Davos arrivano richieste di tregua fra Ucraina e Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sollecitato la Svizzera affinché organi una conferenza di pace di alto livello. E lo ha fatto volando a Berna per incontrarsi con la presidente della Confederazione elvetica, Viola Amherd, prima di recarsi in serata nel resort dove si incontra il Gotha della finanza mondiale.
Kiev non vuole che sia presente Mosca, ma è un primo passaggio. Intanto, oggi Zelensky incontrerà verso le 9 gli amministratori delegati del Big Tech e nel pomeriggio i banchieri di Wall Street presenti a Davos per chiedere ulteriore sostegno, in questo caso per la fase di ricostruzione del Paese. E domanderà al Wef lo stesso impegno dell'ultimo biennio. Due anni fa, nel Wef "estivo" post pandemia, Zelensky fece la sua comparsa telematica al mondo di Davos.
I potenti della Terra, scossi dalla brutale invasione russa del febbraio 2022, avevano accolto la domanda di aiuto di Kiev con incredibile solidarietà. Un anno fa, nell'incontro sempre in modalità virtuale, Zelensky aveva ricevuto nuove rassicurazioni sul supporto dell'Occidente.
Nel Wef che si apre quest'anno, il presidente ucraino è in presenza. Ma l'umore sta cambiando velocemente. La guerra a Gaza e le tensioni nel Mar Rosso hanno eroso l'interesse del Gotha della finanza per Kiev. Non ancora del tutto.
Ecco perché Zelensky tenterà fino all'ultimo di trovare un supporto. Non solo morale, anche finanziario. Compito non semplice, visto che ben più di un osservatore di Davos ha rimarcato che lo sforzo di risorse finora elargite è stato significativo.
Il presidente ucraino presenterà la sua "formula" per la pace. Che non prevederà indulgenze verso la Russia. Concetti che ripeterà oggi alla platea del Wef, prima di interloquire con gli amministratori delegati e i banchieri coinvolti nei lavori del Forum.
Andriy Yermak, braccio destro di Zelensky a Davos, ha parlato di un piano di pace in dieci punti dopo aver ribadito che l'Ucraina ha bisogno della solidarietà mondiale per terminare la guerra. E non della diplomazia di diversi altri Paesi. Chiaro il riferimento, oltre che all'ovvia Russia, alla Cina. […]