LO ZIO SAM HA GLI OCCHI PUNTATI SULLE NOMINE – LE DIPLOMAZIE DELL’ALLEANZA ATLANTICA STANNO OSSERVANDO CON MOLTA ATTENZIONE LE MOSSE DEL GOVERNO, E HANNO "ATTENZIONATO" A MATTARELLA LA DELICATEZZA DELLE NOMINE AI VERTICI DI LEONARDO - IL COLOSSO DELLA DIFESA È DIVENTATO ANCORA PIÙ STRATEGICO, CON LA GUERRA IN UCRAINA, E GLI ALLEATI NON GRADISCONO CHE SALVINI, FINO ALL’ALTRO IERI FILO-PUTINIANO, METTA BOCCA – L'ULTIMA MOSSA DEL “CAPITONE”: UN ASSE CON CROSETTO SUL NOME DI LORENZO MARIANI PER FARE UN DISPETTO A GIORGETTI: COSÌ ESCLUDE DAL TAVOLO GIAN PIERO CUTILLO, VICINISSIMO AL FRATELLO DEL MINISTRO DELL’ECONOMIA

-


IL CAMMINO DELLA SPERANZA - LE NOMINE BY MACONDO

Estratto dell’articolo di Giovanni Pons per “la Repubblica”

 

La partita delle nomine […] non si sblocca. […] Giorgia Meloni insiste (anche se con un pò meno convinzione) sul nome di Stefano Donnarumma, da spostare all’Enel dalla guida di Terna, ma Matteo Salvini su questo punto non ci sente.

 

Il più gettonato per la presidenza della società elettrica è ancora Paolo Scaroni, proposto da Gianni Letta per conto di Silvio Berlusconi.

 

 

giancarlo giorgetti e matteo salvini 1

Inoltre il terreno di scontro tra Meloni e Salvini si è allargato a Leonardo […]. Il fatto che Salvini si sia messo in scia al ministro della Difesa Guido Crosetto nel sostenere la candidatura di Lorenzo Mariani, attualmente a capo del consorzio missilistico Mbda, ha irritato ancora di più la premier, sostenitrice in un primo momento dell’ex ministro Roberto Cingolani e poi del capo del Dis Elisabetta Belloni.

PAOLO SCARONI - SILVIO BERLUSCONI - ALEXEY MILLER - VLADIMIR PUTIN

 

Il supporto di Salvini a Crosetto è probabilmente tattico, nel senso che così ottiene il risultato di escludere dal tavolo il nome attribuito alla Lega di Gian Piero Cutillo, a capo della divisione elicotteri di Leonardo, vicino al fratello del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, anch’esso dipendente dell’azienda.

 

LORENZO MARIANI MBDA

Ma è anche vero che Salvini è un nome non gradito alle diplomazie dell’Alleanza Atlantica e forse non è un caso che nei giorni scorsi alcuni esponenti degli alleati si siano fatti vivi con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella per attenzionare la delicatezza delle nomine ai vertici di Leonardo, che in questo momento è da considerarsi più strategica di Eni visto il ruolo che riveste. […]

 

[…] Vista dall’ottica di Salvini e Berlusconi così la partita si complica ancora di più: applicando la regola non scritta del 60% Fratelli d’Italia, 30% Lega, 10% Forza Italia, Meloni non può confermare Descalzi all’Eni, Profumo a Leonardo, Matteo Del Fante alle Poste e far crescere Donnarumma in Enel. Da qualche parte deve lasciar spazio agli alleati […].

 

PIERO CUTILLO

[…] Dove non si può tergiversare oltre è su Enav […]. Al ritorno di Roberta Neri […] proposto da Letta si è opposto il fuoco di sbarramento formato dal ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida che ha fatto sponda con il compagno di Meloni, Andrea Giambruno, nel sostenere la candidatura di Pasqualino Monti, attuale presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale, in passato indagato dalla Procura di Roma. […]

PASQUALINO MONTI
ROBERTA NERI