''BUGIE DAL SIGNORE ITALIANO, NON DICO NEANCHE IL NOME'' - CRISTIANO RONALDO RISPONDE A SPADAFORA MENTRE PRENDE IL SOLE SUL TERRAZZO DELLA SUA VILLA TORINESE (VIDEO) - IL MINISTRO DELLO SPORT GLI AVEVA DATO DELL'ARROGANTE E BUGIARDO PER L'ABBANDONO DELL'HOTEL IN CUI ERANO IN ISOLAMENTO I GIOCATORI DELLA JUVENTUS - ''STO FACENDO LA QUARANTENA IN CASA, LA MIA FAMIGLIA VIVE IN UN ALTRO PIANO E NON ABBIAMO CONTATTI. E IO...''

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CRISTIANO RONALDO IN ISOLAMENTO

 

 

SPADAFORA DIXIT: "RONALDO NON SIA ARROGANTE E BUGIARDO"

 (ANSA) - "La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio". Al telefono con l'ANSA, il ministro dello sport Vincenzo Spadafora è durissimo con Cristiano Ronaldo. "Non ho intenzione di proseguire all'infinito su questo tema - aggiunge Spadafora -: confermo quanto detto ieri relativamente all'abbandono dell'hotel di alcuni giocatori della Juventus, basandomi tra l'altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino. Non interverrò più sul tema e rinnovo gli auguri di pronta guarigione a tutti i positivi".

 

 

 

 

"BUGIE DAL SIGNORE ITALIANO, NON DICO NEMMENO IL NOME", RONALDO ASFALTA IL MINISTRO

Francesca Galici per www.ilgiornale.it

 

Continua lo scontro a distanza tra il ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, e Cristiano Ronaldo.

 

 

Tutto nasce dopo il riscontro positivo del tampone per coronavirus per il calciatore portoghese, che come altri suoi colleghi ha raggiunto il ritiro della sua nazionale. Ed è proprio in Portogallo che Cristiano Ronaldo ha ricevuto l'esito dell'avvenuto contagio. Da quel momento è iniziato il balletto di dichiarazioni, smentite, accuse e difese, che ha visto scendere in campo il ministro dello Sport in persona per chiedere maggiori chiarimenti sulla vicenda e Cristiano Ronaldo ribattere colpo su colpo alle sue affermazioni.

CRISTIANO RONALDO IN ISOLAMENTO

 

CR7 in ambulanza, la Juve nella bolla

Il caso è nato quando sette giocatori della Juventus si sono allontanati anticipatamente dalla "bolla" Juventus, che si trovava in isolamento dopo il riscontro di due positività tra i membri dello staff bianconero, per raggiungere le rispettive nazionali. Come imposto dal protocollo, la società ha dovuto segnalare questa anomalia alla Asl di Torino e i loro nomi sono stati inseriti in un fascicolo dalla Procura e sono oggetto di inchiesta anche da parte della Figc. Nessun sospetto di violazione, invece, per il ritorno in Italia di Cristiano Ronaldo, che dopo l'esito del tampone ha fatto ritorno a Torino con un volo sanitario (a bordo di un jet privato), per poi raggiungere la sua abitazione con un'ambulanza privata.

 

Questo caso ha innescato la reazione del ministro dello Sport che, interrogato sulla vicenda, ha sostenuto la violazione del protocollo da parte di Cristiano Ronaldo. "La domanda era su andata e ritorno. A quel che risulta in merito all'andata è stata la stessa società a segnalare alla Asl che alcuni giocatori avevano 'rotto' l'isolamento fiduciario senza averne l'autorizzazione, tanto che il direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino ha dichiarato di aver dovuto trasmettere in Procura i nomi", ha detto Spadafora all'Ansa.

 

CRISTIANO RONALDO IN ISOLAMENTO

Cristiano Ronaldo, a quel punto, ha voluto rispondere al ministro attraverso una lunga diretta dal suo profilo Instagram. "C’è un signore in Italia, di cui non ricordo il nome, che dice che non ho rispettato il protocollo, è una bugia, è tutto falso", ha dichiarato il calciatore, che poi ha continuato: "La quarantena la sto passando a casa, a Torino. La mia famiglia vive in un altro piano di casa e non abbiamo contatti. Quando stai bene di testa non hai problemi. Non vedo l’ora di tornare".

 

Le parole di Cristiano Ronaldo non sono piaciuta a Vincenzo Spadafora, che ha replicato: "Non ho intenzione di proseguire all’infinito su questo tema: confermo quanto detto relativamente all’abbandono dell’hotel di alcuni giocatori della Juventus, basandomi tra l’altro sulle comunicazioni della società alla Asl di Torino". In secondo momento, poi, il ministro dello Sport ha aggiunto all'Ansa: "La notorietà e la bravura di certi calciatori non li autorizza ad essere arroganti, irrispettosi verso le istituzioni e a mentire: anzi, più si è noti più si dovrebbe avvertire la responsabilità di pensare prima di parlare e di dare il buon esempio".

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