'NON MOLLARE MAI': LE STORIE TRICOLORI DI ZANARDI – ALDO GRASSO: "IL CHARITY SHOW ORGANIZZATO DA RAI1 HA RACCONTATO I VOLONTARI DELLA CROCE ROSSA IMPEGNATI NELL’EMERGENZA COVID. LE PAROLE DI MOLTI INFERMIERI IN DIVISA ROSSA ERANO PIÙ RASSICURANTI DELLE ESIBIZIONI NARCISISTICHE DI MOLTI VIROLOGI" - VIDEO
-
Aldo Grasso per il “Corriere della Sera”
Non Mollare Mai - Storie Tricolori è lo spettacolo che Rai1 ha organizzato in occasione della Festa Nazionale della Repubblica per sostenere la Croce Rossa Italiana. Non è facile organizzare un charity show in tempi nomali, figuriamoci ora: non è possibile usare gli studi televisivi, ogni intervento è singolo, gli ospiti partecipano dalle loro abitazioni, bisogna affidarsi al montaggio per trovare prima un filo conduttore e poi il ritmo.
Ci sono momenti, tuttavia, in cui lo scopo del programma fa premio sulla sua realizzazione. Il racconto voleva intrecciare le grandi, collettive emozioni dello sport con le storie quotidiane dei volontari della Croce Rossa che hanno contribuito non poco, con il loro impegno e la loro dedizione, ad affrontare le conseguenze sanitarie e sociali del Covid-19.
Dalla sua officina dei miracoli sportivi, Alex Zanardi ha coordinato i numerosi interventi che vedevano unirsi il mondo dello spettacolo con quello sportivo: Carlo Conti ha dialogato con Marcello Lippi e Fabio Cannavaro, Milly Carlucci con Federica Pellegrini, Gigi D' Alessio con Javier Zanetti, Alessandro Del Piero e Franco Baresi, Simona Ventura con Sandro Mazzola, Gianni Rivera e Gianfelice Facchetti, Flavio Insinna con Marco Tardelli (foto di Myrta Merlino alle spalle), Franco Causio e Bruno Conti, Fedez con Marco Belinelli, Serena Rossi con Miriam Sylla e Barbara Bonansea, e così via. Non si poteva che procedere per accumulo, con così tanti testimonial.
Ma lo scopo della serata era anche quello di raccontare le molte vicende che hanno visto impegnati il personale della Croce Rossa: medici, infermieri, barellieri. Ogni volta che la realtà forza il discorso, questo si fa concitato: è il momento in cui bisogna saper rispondere, ritrovare lo sguardo per il positivo. Si può dire che le parole di molti infermieri in divisa rossa erano più rassicuranti delle esibizioni narcisistiche di molti virologi?