AH, SABELLI! – IL PRESIDENTE (E AD) DIMISSIONARIO DI “SPORT E SALUTE” HA SCRITTO UNA LETTERA DURISSIMA IN CUI ATTACCA SPADAFORA: “LA SINTONIA CON LUI NON È MAI NATA E CREDO SIA DIFFICILMENTE POSSIBILE IN FUTURO PER DIVERSITÀ DI CULTURA, LINGUAGGIO E METODI” – IN MENO DI UN ANNO LA “RIVOLUZIONE” VOLUTA DA GIORGETTI CHE AVEVA FATTO INCAZZARE IL CONI È STATA SMANTELLATA – IL FUORIONDA E LA FREDDA REPLICA DEL MINISTRO DELLO SPORT

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Federico Capurso per “la Stampa”

 

rocco sabelli foto mezzelani gmt044

Rocco Sabelli, il manager scelto dall' ex ministro Giancarlo Giorgetti per guidare la nuova società Sport e Salute, cuore della sua riforma dello sport italiano, ha deciso di lasciare il proprio incarico dopo appena 9 mesi. E lo fa con una lettera durissima, inviata al ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri (cui spetterà anche decidere il successore), in cui l' ex amministratore delegato di Alitalia e di Piaggio mette sul tavolo i suoi problemi con il nuovo ministro Vincenzo Spadafora: «La sintonia non è mai nata e, credo, sia difficilmente possibile in futuro - scrive Sabelli - per evidenti e sperimentate diversità di cultura, linguaggio e metodi».

GIORGETTI E SABELLI AL FORO ITALICO PER IL BEACH VOLLEY

 

Voluto da Giorgetti

La rivoluzione voluta ai tempi del governo gialloverde da Giancarlo Giorgetti, in meno di un anno, perde così uno dei suoi perni centrali. Il lavoro di smantellamento, d' altronde, era iniziato già da qualche mese, con il cambio di esecutivo. Spadafora era sempre stato convinto di dover correggere la direzione impressa da Giorgetti, che tanti dubbi aveva sollevato nel Comitato olimpico internazionale, mettendo addirittura a rischio sanzioni il Coni. E lo spazio di manovra di Sabelli, infatti, una volta inaugurato il Conte II, ha iniziato presto a restringersi, sia per le divergenze con Spadafora, sia per la più che complicata convivenza con il presidente del Coni, Giovanni Malagò.

giorgetti sabelli

 

Assetto da cambiare

vincenzo spadafora foto di bacco

Il nuovo ministro dello Sport non ha mai nascosto, d' altronde, la volontà di mettere mano all' assetto societario di Sport e Salute rendendolo più «democratico». Con l' obiettivo, quindi, di non concentrare tutto il potere nelle mani di una sola persona, come Sabelli, che ricoprisse sia il ruolo di amministratore delegato che quello di presidente. È lì che arriva il colpo più doloroso inferto al manager vicino a Giorgetti.

 

Il Ministro Vincenzo Spadafora all'Olimpico Foto Mezzelani GMT4

Con un articolo, inserito nel decreto Milleproroghe, che allarga il consiglio di amministrazione di Sport e Salute da 3 a 5 membri e separa la carica di amministratore delegato, nominato dal ministro dello Sport, da quella di presidente, scelto invece dal Tesoro (che detiene il 100 per cento dell' ente). Un depotenziamento in piena regola, dunque, che ha fatto «venire meno - spiega Sabelli - uno dei presupposti fondamentali che mi avevano indotto a offrire al governo la mia disponibilità a guidare la società».

 

giovanni malagò foto di bacco

Non ha poi certo aiutato, nei rapporti di Sabelli con il mondo dello Sport italiano, il fuorionda di qualche giorno fa in cui l' ex presidente di Sport e Salute parlava della Giunta del Coni invitando i rappresentanti della Figc, poco elegantemente, a «tirare fuori le palle». Una uscita su cui Spadafora aveva chiesto un chiarimento, che è arrivato - se così si può dire - con l' addio in polemica. E Spadafora incassa, replicando quasi con indifferenza alla lettera dai toni forti dell' ex numero uno di Sport e Salute: «Ho appreso delle dimissioni comunicate dall' ingegner Sabelli e lo ringrazio per il lavoro svolto. Andremo avanti con equilibrio, condivisione ed efficacia, per portare a termine gli impegni finora assunti e proseguire nel lavoro di attuazione della riforma dello Sport».

totti malagò
vincenzo spadafora foto di bacco (1)
Giovanni Malagò Foto Mezzelani GMT05
rocco sabelli