BOMBA COVID SULL’EUROPEO - DOPO LA POSITIVITA’ DI BUSQUETS, SPAGNA E PORTOGALLO IN ISOLAMENTO. UNA DOMANDA: PERCHÉ NON SONO STATI TUTTI VACCINATI? - IL CENTROCAMPISTA DEL BARCELLONA È TORNATO A CASA, MA POTREBBE ESSERE TARDI: ORA SI TEME UN FOCOLAIO - LA SITUAZIONE DELLE ALTRE NAZIONALI E LA PREOCCUPAZIONE DELLA UEFA
-Salvatore Riggio per corriere.it
Allarme coronavirus sugli Europei di calcio che inizieranno tra quattro giorni, venerdì 11 giugno. La Spagna è in ansia: Sergio Busquets — come ha annunciato la Federcalcio spagnola — è risultato positivo al Covid e adesso è in isolamento a casa sua, a Barcellona, dove è tornato domenica 6 giugno in ambulanza dopo un viaggio di sei ore dal centro tecnico delle Furie Rosse, alla periferia di Madrid. Il tecnico Luis Enrique aveva chiamato solo 24 giocatori (e non 26) e quindi potrà sostituire Busquets fino a domenica 13.
Spagna e Portogallo in isolamento
A una settimana dal debutto – lunedì 14 giugno Spagna-Svezia – la Spagna si trova così in isolamento. In questi giorni, tra l’altro, il centrocampista del Barça è stato con i suoi compagni di squadra, ha fatto due interviste e venerdì 4 giugno ha giocato un’ora contro il Portogallo in amichevole.
E per questo anche i lusitani sono in quarantena. «I servizi medici della Federazione hanno adottato tutte le misure necessarie in caso di queste situazioni secondo i protocolli stabiliti sia dal Ministero della Salute che dalla Uefa, in modo che il calciatore abbia abbandonato il ritiro in un veicolo medico», si legge sul comunicato.
Per ora tutto il resto della Nazionale, dalla rosa allo staff, è risultato negativo, ma l’incubazione ha tempi diversi e non è ancora possibile escludere nuovi casi di positività. Intanto, nell’amichevole di domani, martedì 8 giugno, contro la Lituania giocherà la Spagna Under 21, in vacanza dopo l’eliminazione in semifinale dell’Europeo di categoria contro i pari età del Portogallo.
La polemica sui vaccini
Ma in Spagna divampa la polemica: come è possibile che i giocatori delle Furie Rosse non fossero vaccinati? Da quanto risulta, la Federcalcio aveva chiesto di far vaccinare i propri calciatori, ma il Ministero della Sanità ha detto di no negando alla rosa del c.t. Luis Enrique un trattamento preferenziale. Ma attenzione: questa corsia preferenziale è però stata concessa agli atleti che vanno all’Olimpiade di Tokyo, calciatori compresi. Da qui la polemica per una situazione che si poteva evitare.
Le altre Nazionali
La situazione in generale è comunque complessa e non priva di rischi, perché non c’è solo la Spagna non vaccinata. Nel Belgio alcuni giocatori hanno rifiutato il vaccino per paura di controindicazioni. La Germania non ha vaccinato i suoi giocatori, e la Svizzera ha lasciato libertà di scelta. La nazionale inglese non si è vaccinata: a marzo il c.t. Southgate affermò che era auspicabile, senza stravolgere i piani del governo, vaccinare i calciatori non per privilegiare la categoria, ma perché più esposti ai rischi per viaggi e trasferte. Il suo appello è rimasto inascoltato.
La Polonia ha vaccinato tutti, mentre fra i giocatori dell’Olanda alcuni hanno rifiutato. Infine la favoritissima Francia: il c.t. Didier Deschamps, rispettando anche la normativa vigente, non ha imposto il vaccino ma lo ha solo consigliato. Gran parte dello staff è già stato vaccinato e anche alcuni giocatori, tra cui Mbappé. Il c.t. dei Bleus ha avvertito tutti: «Chi risulta positivo torna a casa».