BRASITALIA! OLTRE A JOAO PEDRO, MANCINI PENSA A LUIZ FELIPE – VISTA LA PENURIA DI BOMBER E DIFENSORI, IL CT IN VISTA DEI PLAYOFF PER ARRIVARE AL MONDIALE IN QATAR, PUNTA SUI BRASILIANI DI ITALIA – IL MANCIO STAREBBE CONSIDERANDO ANCHE IL DIFENSORE DELLA LAZIO, GIÀ CONVOCATO NELL’UNDER 21 DA DI BIAGIO. MA IN QUEL CASO LUIZ FELIPE RINUNCIO’ PERCHE’ PUNTAVA ALLA SELECAO…
-Andrea Elefante per gazzetta.it
Non solo Joao Pedro. I radar della Figc, con la prospettiva di una convocabilità in Nazionale sulla scia di Emerson e Toloi, sono accesi anche su un altro brasiliano, il laziale Luiz Felipe. Che è già in possesso di doppio passaporto: hanno origini italiane sia suo padre che sua madre.
Un centrale che potrebbe ampliare il gruppo dei difensori a disposizione di Roberto Mancini: il c.t. lo segue con ancora maggior interesse rispetto al romanista Ibanez, che pure sarebbe entusiasta di vestire la maglia azzurra, anche se ora ha ricevuto una preconvocazione dal Brasile. Anche per il biancoceleste, come per Joao Pedro (per lui sarebbe decisiva soprattutto la data del matrimonio con Alessandra, siciliana), i legali della Figc stanno studiando nei dettagli la fattibilità dell’operazione.
FIGC AL LAVORO
Ma nel caso di Luiz Felipe la situazione si presenterebbe ancor meno complessa: la pratica era stata già affrontata nel marzo 2019, quando il difensore, che ha giocato solo un paio di partite con l’Under 20 verdeoro, fu convocato da Di Biagio nell’Under 21, ma dopo i ringraziamenti di rito per la fiducia dimostrata, fece dietrofront una volta raggiunta la nazionale in raduno a Roma.
“Il fatto di poter sperare in una chance con il Brasile non mi rende sereno: ho deciso di giocarmi le mie carte, punto alla Seleçao”, disse. Puntava all’Olimpiade di Tokyo, soprattutto: ma il sogno è rimasto tale, anche perché il laziale doveva completare il recupero per un infortunio a una caviglia.
IL SILENZIO DI TITE
Proprio questo è il punto, e il caso non è esattamente lo stesso di Joao Pedro, visto che Luiz Felipe ha cinque anni in meno rispetto all’attaccante del Cagliari, e dunque in teoria maggiori speranze di una chiamata da Tite: la tentazione Italia “in conflitto” con la speranza di poter giocare con la maglia verdeoro. Che però finora non ha avuto riscontri concreti dal c.t. brasiliano.
È questo che andrà verificato in tempi brevi: ci sarebbero margini per ricevere un sì ad una chiamata della Nazionale? Anche per Luiz Felipe, come per Joao Pedro, è possibile nelle prossime un contatto con un rappresentante di rilievo del Club Italia. Ovviamente con il benestare del c.t. Mancini, che sull’argomento ha carta bianca - come confermato dal presidente della Figc, Gravina - e ritiene entrambi i giocatori potenzialmente utili alla causa.
STAGE A GENNAIO
La soluzione più probabile, se dovessero accettare e se tutte le verifiche burocratiche confermassero la loro “eleggibilità”, sarebbe una convocazione per lo stage di fine gennaio: un modo per conoscerli più direttamente e valutarne l’utilità in vista dei playoff di marzo. Decisivo resta il loro ok preventivo, che sarebbe duplice: si tratterebbe non solo di accettare di rinunciare al Brasile per l’Italia, ma anche di considerarsi “convocabili” e non sicuramente “convocati” per marzo.
Però con oggettive chance di esserlo: Mancini ha dimostrato grande attenzione ai meriti e agli equilibri del gruppo che ha vinto l’Europeo, ma la “operazione Mondiale”, che si è complicata all’improvviso, potrebbe avere bisogno anche di qualche forza nuova. E lo stage di gennaio è perfetto per dare risposte anche in questo senso.