BRUTTE NOTIZIE PER SEBASTIEN HALLER: L’ESAME ISTOLOGICO AL QUALE SI ERA SOTTOPOSTO L’ATTACCANTE DEL BORUSSIA DOTMUND CONFERMA CHE IL CANCRO AI TESTICOLI È DI ORIGINE MALIGNA – IL GIOCATORE, CHE È STATO OPERATO D’URGENZA NELLE SCORSE SETTIMANE, DOVRÀ SOTTOPORSI A CHEMIOTERAPIA: A METÀ LUGLIO SI È SENTITO POCO BENE DURANTE UN ALLENAMENTO E ADESSO DOVRÀ RIMANERE LONTANO DAL CAMPO PER…
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Ieri il tecnico Edin Terzic gli aveva dedicato la vittoria nel primo turno della coppa di Germania (3-0 contro il Monaco 1860), oggi si è capito perché. Sébastien Haller, attaccante del Borussia Dotmund operato nelle scorse settimane per un tumore ai testicoli, rimarrà fuori molto a lungo, nella migliore delle ipotesi.
Oggi i gialloneri hanno infatti ufficializzato gli esisti degli esami istologici cui Seb si è sottoposto. Che, purtroppo, hanno rivelato che il cancro è di origine maligna. Ora — spiega il Borussia — il giocatore dovrà sottoporsi a chemioterapia. «Sebastien riceverà il miglior trattamento possibile — ha commentato Sebastian Kehl, il ds della società —. Le possibilità di recupero sono molto buone. Auguriamo a lui e alla sua famiglia tanta forza e ottimismo. Rivolgiamo a lui i nostri pensieri in questo momento difficile».
Terzic ha spiegato: «Lo avevamo promesso a Sebastien, avremmo passato il turno. Ci manca ogni giorno, ci manca come persona».
Haller, 28enne francese naturalizzato ivoriano (la mamma è africana, il padre francese), era arrivato in estate dall’Ajax (con cui lo scorso anno ha firmato 11 reti in sole 8 presenze di Champions, e 47 in 65 gare totali): a metà luglio si è sentito poco bene durante un allenamento e gli è stata diagnosticata la malattia ed è stato operato d’urgenza. Adesso le cure con la chemioterapia, e un’assenza forzata di qualche mese per l'uomo che avrebbe dovuto sostituire Erling Haaland, ceduto al Manchester City.
Il cancro ai testicoli — raramente benigno — è piuttosto raro e riguarda una popolazione prevalentemente tra i 15e i 40 anni. Nel 95% dei casi colpisce da un solo lato, e viene curato con la chemioterapia e con farmaci a base di cisplatino che però hanno pesanti effetti collaterali debilitanti. Secondo l'Airc — Associazione italiana ricerca sul cancro — in Italia si registrano circa 2.300 diagnosi l'anno. La sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è complessivamente del 91 per cento, ma se la malattia viene scoperta nelle fasi iniziali la curabilità arriva al 99%.