Mario Sconcerti per il "Corriere della Sera"
Atalanta-Real è prima di tutto una partita virtuale. Due squadre che non si sono mai nemmeno pensate, con percorsi molto diversi, spesso opposti, adesso si trovano davanti alla pari. Viene un po' in mente Alessandro e l' impero persiano, dove Alessandro è l' Atalanta. Non è corretto dire che conquistò l' impero persiano. È più corretto dire che l' impero persiano crollò per conclusione spontanea davanti all' idea di Alessandro. Il Real oggi è una società con i problemi di tutti moltiplicati per i suoi costi leggendari. Quindi molto più degli altri. Qualche infortunio aumenta il peso dell' impresa e rende la partita aperta come la strada del ragazzo macedone.
L' Atalanta ha un concetto del calcio quasi miracoloso perché riesce a far corrispondere la bellezza di un progetto con la realtà. Una specie di realismo poetico, un' utopia, di cui è perfino giusto dubitare nel tempo. Ma oggi è toccabile, è materia. Sul campo Gasperini viene studiato in Europa come un maestro perché è andato oltre cento anni di calcio e ha aperto profonde parentesi nuove.
La prima è che se gli attaccanti sono due, si devono impiegare solo due difensori. Il terzo marca quando è utile ma per il resto del tempo fa il libero a tutto campo, va dove serve, da metà campo all' area di rigore avversaria. Il Napoli domenica ha impiegato Elmas, un centrocampista, per marcare Toloi, un difensore che va dove vuole e ha piedi brasiliani. Romero, altro difensore, ha poi chiuso il risultato con un colpo di testa in area. È l' universalità dei difensori la prima qualità dell' Atalanta. E c' è anche un uomo in particolare, Romero, in assenza del quale l' Atalanta ha preso 3 delle sue 4 sconfitte.
L' altro uomo dallo spazio incerto è Pessina, falso nove per regola ma in realtà molto di più. Tra le sue invenzioni Gasperini ha avuto anche quella di cancellare Gomez per qualcosa di troppo personale. Ma ha indovinato anche quella. Con Pessina l' Atalanta ha fatto 24 punti in 11 partite. Con Gomez 19 in 12 gare. Pessina non è migliore di Gomez, è diverso. Ha qualità italiane, cioè dense, pratiche, con suoni anche lussuosi. È una linea retta rispetto a una ondulata.
Gasperini ha due attaccanti eccezionali, uno per fisico, Zapata, uno per arte, Muriel o Ilicic. Le caratteristiche opposte combinate con i due esterni più Pessina, rendono facile il gioco stretto dentro l' area. Non c' è di meglio e di più diverso in Italia, ci sono semmai giocatori migliori, ma non un pensiero. Non so come possa adattarsi il Real a un' Atalanta che sappia mantenere il suo meglio. Alessandro vinse prendendo alle spalle direttamente la guardia reale di Dario, puntò tutto sull' asso. Gasperini lo fa di mestiere. Non c' è stata invece partita tra Lazio e Bayern. La pietra di paragone è Luis Alberto, gran giocatore in Italia. Col Bayern uno dei tanti.