UN CALCIO AL POLITICAMENTE CORRETTO - MENTRE LE SUE COMPAGNE SI INGINOCCHIAVANO DURANTE L’INNO NAZIONALE PER PROTESTARE INSIEME AL "BLACK LIVES MATTER", SAMANTHA LESHNAK, SCONOSCIUTA PORTIERE DI RISERVA DEL NORTH CAROLINA COURAGE, RIMANEVA IN PIEDI CON LA MANO SUL CUORE: "SONO PATRIOTA" - MUSA BARROW, ATTACCANTE GAMBIANO DEL BOLOGNA, HA PREGATO E DEDICATO IL GOL ALLA NONNA E A BERGAMO... - VIDEO
-Many @NWSL players kneeled during the national anthem ahead of the #2020ChallengeCup opener. pic.twitter.com/mwRozO7Vya
— CBS Sports (@CBSSports) June 27, 2020
CARLO NICOLATO per Libero Quotidiano
Ci sono 500mila morti per Covid-19 nel mondo. Negli Stati Uniti ieri è stata superata quota 125mila, l'economia mondiale si è fermata, milioni di persone hanno perso il lavoro e altri sono alla fame, ma se qualcuno si inginocchia in pubblico e in religioso silenzio state certi che non lo fa per solidarietà alle vittime, ma per allinearsi al movimento Black Lives Matter che protesta contro le ingiustizie razziali e la brutalità della polizia.
Niente di sbagliato, ma val la pena celebrare piuttosto chi ha il coraggio di non allinearsi e non perché pensa che le ingiustizie razziali non vadano combattute, ma perché è convinto che in un momento del genere vada piuttosto celebrata l'unità, la Patria e la compassione.
Mentre le sue compagne si inginocchiavano per protestare insieme al Black Lives Matter, proprio durante quell'inno nazionale che gli stessi militanti del movimento vorrebbero cancellare perché in odore di razzismo, Samantha Leshnak, sconosciuta portiere di riserva della squadra di calcio femminile del North Carolina Courage, rimaneva in piedi con la mano sul cuore come si dovrebbe per onorare lo Star-Spangled Banner.
"Sam" Leshnak è bianca, bionda, eterosessuale, sposata, antiabortista e sul suo Instagram cita la Bibbia. Già questo basterebbe per farne di lei la rivoluzionaria perfetta dei nostri tempi, donna e persona controcorrente. Musa Barrow, attaccante gambiano del Bologna, invece è nero e africano.
Avrebbe dunque un buon motivo, un motivo in più degli altri, più delle compagne della Leshnak che sono tutte bianche, per inginocchiarsi e protestare contro il razzismo, ma non lo ha fatto. Dopo il gol su rigore segnato alla Sampdoria, ha alzato gli occhi al cielo e ha pregato. una preghiera E nel dopo partita lo ha dedicato alla nonna che è venuta a mancare venerdì, e a Bergamo, la città dove è cresciuto calcisticamente e quella che più ha sofferto per il Covid.
«Il gol che ho fatto oggi l'ho dedicato a Bergamo, come avevo promesso: ho rivolto una preghiera a tutte le persone che hanno perso i loro cari a causa del coronavirus, e anche a mia nonna che è morta questo venerdì» ha detto. Anche Barrow a modo suo non si è allineato. Se si fosse inchinato al politicamente corretto avrebbe potuto fare quello che tutti si aspettavano per il colore della sua pelle, e invece ha pensato ai morti per Covid, alla sua nonna e a Dio. Sam e Musa sono due rivoluzionari senza saperlo, lontani in tutto ma uniti nella fede in Dio. Entrambi in piedi di fronte di fronte all'omologazione.