UN CALCIO AL TIFO VIOLENTO: SI VA VERSO LO STOP AGLI ULTRA’ PER LE TRASFERTE A RISCHIO DOPO GLI SCONTRI SULL’A1 TRA TEPPISTI MASCHERATI DA TIFOSI DI NAPOLI E ROMA – DOMANI GRAVINA (FIGC) E CASINI (LEGA A) VANNO DAL MINISTRO PIANTEDOSI AL VIMINALE – ALLERTA PER NAPOLI-JUVE, “MATCH CONNOTATO DA ELEVATI PROFILI DI RISCHIO”

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Da www.lapresse.it

 

scontri tra tifosi del napoli e roma in autostrada 6

Domani alle ore 12 il presidente della Figc Gabriele Gravina e l’omologo della Lega di A Lorenzo Casini, incontreranno il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi al Viminale.

 

L’incontro è stato richiesto dai vertici del calcio per fare il punto sulla questione sicurezza a seguito degli scontri tra ultras di Roma e Napoli sull’autostrada A1 domenica scorsa. Ieri, intervenuto ad Agrigento, il ministro aveva parlato di “provvedimenti restrittivi” e “improntati a criteri di massima precauzione”.

 

Dopo gli scontri tra tifosi di calcio sulla A1 “altri provvedimenti sono in arrivo” ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, prennunciando “direttive di particolare rigore. La nostra attività di prevenzione è finalizzata ad evitare incroci in autogrill”, ha chiarito il ministro Piantedosi, riferendosi agli scontro tra tifosi della Roma e del Napoli sulla A1. “Finora ci sono stati 4 arresti – ha aggiunto Piantedosi – ma ci saranno altri provvedimenti. Era difficilmente immaginabile che queste persone si ritrovassero lì, arrivando con mezzi privati”, ha aggiunto Piantedosi riferendosi alle tifoserie rivali.

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2. STRETTA SUL TIFO VIOLENTO

Francesco Grignetti per “La Stampa”

 

Forse non ci sarà nessun inasprimento normativo sugli ultras. A voler stringere le maglie, bastano e avanzano le norme esistenti. È quanto dice il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi: «Molto è stato fatto in questi anni, tanto è vero che sempre meno episodi si verificano negli stadi e che si danno appuntamento in altri luoghi come ieri (domenica, ndr). Non so se giuridicamente si può parlare di Daspo a vita, ma di sicuro posso assicurare che l’attuale sistema di norme consente di adottare provvedimenti adeguati».

 

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Le leggi insomma esistono. Negli ultimi anni era stata allentata la presa perché, appunto, le restrizioni avevano funzionato egregiamente. E poi la pandemia aveva imposto una tregua generale. Ora però le cose sono improvvisamente cambiate. E quindi si torna all’antico, con severità. «Mercoledì - dice ancora il ministro - incontrerò al Viminale i vertici del calcio. Un incontro che è già preludio a una prospettiva di rigore e serietà. Emaneremo direttive di particolare rigore. Darò istruzioni affinché si adottino provvedimenti improntati a criteri di massima precauzione».

 

L’input della politica è di esaminare con la massima attenzione i possibili pericoli per l'ordine pubblico, con un occhio alle tifoserie che si sono maggiormente distinte in incidenti, napoletani e romanisti, ma non solo. Il che significa, ad esempio, impedire molte trasferte agli ultras. Lo stesso Piantedosi, poche settimane prima di diventare ministro, da prefetto aveva vietato la vendita di biglietti ai tifosi olandesi in vista di un incontro Roma-Feyenoord, memore dei violentissimi tafferugli che i loro ultras qualche anno prima avevano scatenato nella Capitale.

 

 

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L’Osservatorio sul tifo violento da domani ricomincerà insomma a imporre divieti perché il quadro è drammaticamente cambiato. Né si può dire che avessero del tutto sottovalutato i segnali negativi. Nell’ultima riunione, esaminato il prossimo incontro Napoli-Juventus del 13 gennaio «connotato da elevati profili di rischio», le autorità di polizia suggerivano caldamente di vendere biglietti ai forestieri nel settore ospiti solo se «sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione della Juventus»; in tutti gli altri settori dello stadio, invece, sarebbero potuti entrare soltanto i residenti in Campania oppure i «sottoscrittori dei programmi di fidelizzazione del Napoli». Infine si ordinava alla polizia e agli steward di verificare rigorosamente agli ingressi la corrispondenza tra identità e biglietti nominativi.

 

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Il punto è che sempre più gli scontri tra tifoserie violente avvengono lontano dagli stadi, come accaduto alla stazione di servizio dell’autostrada. L’effetto collaterale è che vengono coinvolti anche i cittadini qualunque. La polizia già due anni fa, in un suo rapporto, scriveva che gli ultras italiani «hanno mutuato “modi operandi” tipici delle tifoserie europee, primo tra tutti quello di “programmare” scontri in luoghi lontani... Tale dinamica, da ricondurre verosimilmente ai sempre più meticolosi controlli predisposti nei pressi degli stadi, è talvolta sfociata un scontri “programmati” in aree di servizio».

 

Esattamente quel che sarebbe successo domenica. E infatti, siccome si temeva che qualcosa potesse accadere lungo l’autostrada, dove i convogli di tifosi romanisti e napoletani si sarebbero sovrapposti, c’era un piano per presidiare le aree di servizio. Ma alla fine, a Badia al Pino, le pattuglie della Stradale erano drammaticamente poche per tenere a bada centinaia di scalmanati. «Ne terremo conto, anche se costa tantissimo allo Stato seguire e predisporre misure di prevenzione lungo i percorsi», è il commento finale di Piantedosi.

SCONTRI TRA TIFOSI DEL NAPOLI E ROMA IN AUTOSTRADA 6

 

«Con i teppisti e i criminali delle curve - dice intanto Enzo Letizia a nome dell’Associazione nazionale funzionari di polizia - è aberrante qualsiasi apertura di credito». Per questo motivo, i funzionari di polizia chiedono che sia resa obbligatoria la tessera del tifoso per qualsiasi tipo di trasferta. Va considerato anche che molti dei provvedimento di Daspo emanati in passato sono giunti a conclusione «per cui coloro che hanno già mostrato la loro propensione alla violenza sono ritornati a ricompattarsi nelle organizzazioni delle curve».

 

«Inoltre - insiste Letizia - è necessario che le società, interrompendo ogni forma di ammiccamento, assicurino che i posti assegnati e numerati siano occupati dai soli titolari del relativo biglietto nominativo».

SCONTRI TRA TIFOSI DEL NAPOLI E ROMA IN AUTOSTRADA
SCONTRI TRA TIFOSI DEL NAPOLI E ROMA IN AUTOSTRADA