IL CELLINO FURIOSO: "RIPRENDERE A GIOCARE? È FOLLE! PIUTTOSTO NON SCHIERO IL BRESCIA" - IL PRESIDENTE DEL CLUB ULTIMO IN CLASSIFICA: "NON HA SENSO CONCLUDERE QUESTA SERIE A. ROVINEREMO ANCHE LA PROSSIMA. LA UEFA? ARROGANTI E IRRESPONSABILI. CI SPEDISSERO BOMBOLE D'OSSIGENO E RESPIRATORI, ALTRO CHE DARCI DATE" - "LOTITO? L' ALTRO GIORNO MI HA URLATO: "TU NON VUOI GIOCARE PER SALVARTI". DA CHE PULPITO, LUI CHE FA FUOCO E FIAMME PERCHÉ PENSA DI VINCERE LO SCUDETTO...”
-Andrea Di Caro per la Gazzetta dello Sport
«Mi dica la verità, mi sta prendendo in giro? O stanno prendendo in giro anche lei... Cos' è, un pesce d' aprile?».
Massimo Cellino, presidente del Brescia ultimo in classifica, come d' abitudine non usa giri di parole e giudica «inattuabili ed irresponsabili» le linee guida dell' Uefa e l' idea di riprendere ad allenarsi ad aprile, giocare a maggio, terminare campionati e coppe anche ad agosto se necessario.
Presidente qual è la sua linea?
«La mia linea è che il campionato non possa riprendere, per una lunga serie di ragioni. Gliele elenco tutte se vuole. Ma il mio discorso si basa innanzitutto su due pilastri: il rispetto della salute e la salvezza del sistema calcio. Dopo aver perso questa stagione, rovineremo anche la prossima che invece sarà decisiva per ripartire».
L' Uefa è pronta a far slittare le date...
«Non può far slittare nulla: la stagione si chiude il 30 giugno data di scadenza per la presentazione dei bilanci dei club e dei contratti dei giocatori. Sono arroganti e irresponsabili: pensano solo ai loro interessi economici e alle Coppe. Ma sul campionato italiano non decide l' Uefa, decide l' Italia. Per riprendere la A dovrà terminare entro il 30 giugno. Ci fanno giocare ogni due giorni? O la Uefa ha anche il potere di allungare le giornate e farle diventare di 72 ore? Se vuole fare qualcosa di utile l' Uefa mandasse a Brescia bombole di ossigeno e respiratori, gliene saremmo grati» .
L' idea sottintesa nel nuovo decreto governativo è che, virus permettendo, si possa tornare ad allenarsi dopo il 13 aprile.
«Io le parlo da Brescia. Qui abbiamo i camion che trasportano i morti. Siamo al centro dell' epidemia, sono date tutte sballate. In ogni caso i giocatori vengono da 45 giorni di totale inattività, serve un mese di allenamento solo per rimetterli in forma. Altrimenti si rischiano di rompere tutti. Nei giorni scorsi ho messo a disposizione il centro sportivo per allenamenti individuali di singoli giocatori seguiti a distanza da un preparatore e un medico. Dopo neanche mezz' ora di corsa due si sono stirati. Rendo l' idea?».
Cosa si aspetta dall' assemblea di Lega di domani?
«Il solito casino, tanto a molti della salute non frega nulla, pensano solo ai propri interessi».
Anche lei però ha interesse a non ripartire: il Brescia è ultimo e si salverebbe...
«Me l' ha urlato Lotito l' altro giorno: "tu non vuoi giocare per salvarti". Da che pulpito, lui che fa fuoco e fiamme perché pensa di vincere lo scudetto. A me di retrocedere non frega nulla: finora ce lo siamo meritato e anche io ho le mie colpe. Faccio un discorso generale. Per finire a giugno ci aspetta un tour de force impossibile e rischioso, per prolungare la stagione serve cambiare tutte le regole nazionali e internazionali: contratti dei giocatori, bilanci, scadenze con le banche, calciomercato, preparazione, inizio della nuova stagione. Un caos assoluto. Per che cosa?».
Per questioni economiche e per finire la stagione...
«Questa stagione non ha più senso. Ci siamo fermati, nessuna squadra tornerà come prima, gli stadi a porte chiuse, in più c' è il rischio per la salute degli atleti.
Per me tornare all' attività è una pura follia. Se ci costringono sono disposto a non schierare la squadra e perdere le partite 3-0 a tavolino per rispetto dei cittadini di Brescia e dei loro cari che non ci sono più».
a.d.c.