CHARLIE, LA PICCOLA TIGRE - IL FIGLIO DI 11 ANNI DI TIGER WOODS VA IN BUCA COME IL BABBO - IL CAMPIONE “ORGOGLIOSO” DELL'EREDE: INSIEME DANNO SPETTACOLO A UN TORNEO IN FLORIDA. IL BAMBINO E’ FRUTTO DELLA RELAZIONE TRA IL CAMPIONE DI GOLF E L’EX MODELLA SVEDESE ELIN NORDEGREN TRADITA SISTEMATICAMENTE DA TIGER E RISARCITA CON 100 MILIONI DI DOLLARI – VIDEO
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Gaia Piccardi per il "Corriere della Sera"
Il 27 novembre 2009, quando sua madre Elin Nordegren sfonda con una mazza da golf il lunotto del Suv Cadillac Escalade guidato da suo padre Tiger, finito contro un albero alle 2,30 del mattino fuori dalla villa di Windermere, contea di Orange, Florida, Charlie Woods è un bebè venuto al mondo da 291 giorni, intento a tirar poppate dentro casa mentre i genitori litigano furiosamente in strada.
Elin Maria Pernilla Nordegren, infatti, svedese di Stoccolma, ex modella, ha appena scoperto di essere stata sistematicamente tradita dal marito Tiger Woods, fuoriclasse del golf: il soggetto del contendere, quella notte in cui l' illusoria perfezione del matrimonio da favola tra la top bionda e il re afroamericano del green s' infrange, è Rachel Uchitel, hostess di un night club di New York, solo una della lunghissima pletora di amanti negli anni del matrimonio (ottobre 2004-agosto 2010: Elin verrà risarcita con 100 milioni di dollari).
Charlie, cresciuto insieme alla sorellina maggiore Sam tra le asperità di un divorzio sanguinolento, zeppo di dettagli squallidi e sbranato in ogni suo anfratto dal gossip, oggi ha 11 anni ed è ufficialmente l' erede designato del padre Tiger.
Lo scrivono i giornali americani ma insomma anche per i profani - vedendo la baby Tigre andare in buca con facilità disarmante - non è difficile capire che siamo in presenza di un predestinato. Charlie e il padre hanno partecipato al Pnc Championship, torneo a coppie in Florida che ha visto tra i protagonisti 20 vincitori di un Major o di un torneo importante, assieme a un parente. A catalizzare l' attenzione di appassionati e media è stato il duo composto dai Woods, Tiger e Charlie, settimi alla fine con 124 colpi (-20).
«Mi ha reso orgoglioso, desidero solo che sia felice» ha detto Tiger dopo il battesimo golfistico del figlio, che ha visto il padre conquistare solo l' ultimo (Master 2019) dei 15 Major su cui Woods senior ha edificato la sua leggenda: i postumi del divorzio mediatico, uniti a serissimi malanni fisici conseguenti agli urti di uno sport praticato dalla giovanissima età più per volere del padre Earl che della madre thailandese Kultida, oltre all' esigenza di disintossicarsi dalle dipendenze in cui era caduto, hanno infatti tenuto il campione lontano dal successo per oltre un decennio.
Pantaloni neri e maglietta viola per entrambi (rossa, come da tradizione, all' ultimo giro) ma, soprattutto, stessi movimenti naturali, postura-fotocopia, eleganza sul green, pollice in su dopo ogni colpo, abbracci, risate, intesa e prodezze. Come la prelibatezza realizzata alla buca 3 (par 5) del Ritz Carlton Golf Club di Grande Lakes (Orlando, Florida), quando Charlie Woods con un secondo colpo non comune ha spedito la palla a 4 piedi dalla buca, per poi realizzare l' eagle con un putt imbucato dalla corta distanza.
«What a shot!», il commento estasiato dei telecronisti del Pga Tour, mentre la giocata della piccola Tigre decollava verso l' iperuranio del Web, spopolando sui social. «Il futuro di Charlie è il golf» è l' opinione raccolta dal New York Times di Joe LaCava, caddie della Tigre grande. Da Earl a Tiger a Charlie, prove tecniche di campione. Una garanzia: i geni sono buoni.