CHE PERIODACCIO PER I NERAZZURRI! - L'INTER HA CHIUSO IL BILANCIO PER LA STAGIONE 2021-2022 CON UNA PERDITA DI 140 MILIONI DI EURO, CIRCA 105 MILIONI RISPETTO AL ROSSO DEL 2021 - AUMENTANO LE VOCI DI UNA CESSIONE DEL CLUB: A MAGGIO 2024 SCADE IL MAXI-PRESTITO DI OAKTREE A SUNING PER L'INTER E IN CASO DI MANCATO RIMBORSO, ZHANG PERDEREBBE IL CLUB CHE FINIREBBE IN PEGNO AL FONDO CALIFORNIANO - È ROTTURA CON DIGITALBITS: IL MARCHIO DELLA CRIPTOVALUTA SPARIRÀ DALLE MAGLIE NERAZZURRE PER I MANCATI PAGAMENTI...
-Salvatore Riggio per www.corriere.it
Un passivo da 140 milioni di euro. È con questa perdita che l'Inter ha chiuso la stagione 2021-22. Conti alla mano, è «ridotta di circa 105 milioni rispetto ai 245,6 del 2021». Lo ha certificato il bilancio approvato ieri dal Cda del club nerazzurro, che sarà sottoposto all'assemblea degli azionisti in programma tra un mese, per la fine di ottobre. Attraverso il prestito di Oaktree Capital, sarà la famiglia Zhang a coprire le perdite.
Da ricordare che nel maggio 2021 Suning, per far fronte alla chiusura dei bilanci in rosso, ottenne un prestito di 275 milioni da Oaktree appunto. Al di là di questa consistente perdita, l'Inter ha comunque migliorato i propri conti rispetto all'annata precedente: «I risultati finanziari della scorsa stagione vedono una crescita di circa 75 milioni di euro dei ricavi consolidati che si attestano a 439,6 milioni, da confrontare con i 364,7 milioni del bilancio precedente».
A gravare sui conti la «contingenza sociale ed economica causata dalla emergenza sanitaria». Se nel 2020-21 a far ridurre le perdite, oltre alla riapertura degli stadi, sono state le cessioni di Hakimi al Psg e Lukaku al Chelsea, il bilancio consolidato ha in realtà mostrato perdite maggiori per ulteriori 20 milioni.
LE COSTOSE BUONUSCITE
Il motivo? Soprattutto le buonuscite pagate ad alcuni calciatori che hanno lasciato Milano, da Vidal a Sanchez. Inoltre, adesso il rischio è un'altra cessione eccellente già a gennaio. Tutto lascia pensare a un addio anticipato di Skriniar al Psg. Lo slovacco è in scadenza nel giugno 2023 e per rinnovare chiede 8 milioni di euro. Una cifra che l'Inter non vuole concedere al difensore ed ecco perché si sta aprendo la possibilità di cederlo nella sessione invernale. Con i parigini in pole, visto il corteggiamento serrato (ma senza successo) di qualche settimana fa.
LE CAUSE BLOCCANO LA CESSIONE
Attorno a questo scenario si moltiplicano ogni giorno le voci di una possibile cessione del club di viale Liberazione. Secondo diverse fonti però, la situazione fatica a sbloccarsi. E uno dei motivi sarebbe da rintracciare nella cause delle banche per i prestiti non restituiti dalla famiglia Zhang. Non mancano le offerte per rilevare la proprietà dell'Inter da Suning, ma le richieste degli Zhang sono sempre superiori alle proposte dei potenziali acquirenti. Ora il presidente cinese del club nerazzurro è salito a 1,2 miliardi di euro.
In questi due anni si è parlato di Bc Partners, del fondo sovrano saudita Pif (che ha poi virato sul Newcastle), fino ad arrivare ad alcuni compratori statunitensi, anche come soci di minoranza, come l'imprenditore di origine indiana, Vivek Ranadive, co-proprietario dei Sacramento Kings, franchigia di Nba. Nessuno, però, si spingerebbe fino alla soglia di un miliardo. E in tanti ora si chiedono perché ancora la cessione non arrivi, visto anche che a maggio 2024 scade il maxi-prestito di Oaktree a Suning per l'Inter.
In caso di mancato rimborso, Zhang perderebbe il club che finirebbe in pegno al fondo californiano senza alcun guadagno per Suning. Non è da escludere che lo stallo sia dovuto alle cause che le banche creditrici di Zhang hanno avviato a Hong Kong e Milano per debiti non saldati pari a ben 255 milioni di dollari (quasi 263 milioni di euro).
Nel Tribunale del capoluogo lombardo pende una causa (prima udienza in programma il prossimo 8 marzo) intentata da China Construction Bank che cerca di aggredire parte del patrimonio di Zhang fino al punto di chiedere che il manager di Nanchino non rinunci a essere pagato come presidente dell'Inter, in modo da avere un compenso da pignorare. Per quanto riguarda il campionato, sabato Lukaku salterà la Roma. Out anche Brozovic. Torna, invece, Calhanoglu.
2. INTER, È ROTTURA CON DIGITALBITS: LO SPONSOR SPARIRÀ DALLE MAGLIE.
Tra Inter e DigitalBits è ormai rottura. Il marchio della criptovaluta sparirà dalle maglie nerazzurre già entro il mese di ottobre e obbligherà il club di Zhang a tornare sul “mercato degli sponsor” per trovarne uno nuovo. L’indiscrezione è della Gazzetta dello Sport che è tornata su un tema spinoso per la società di Viale della Liberazione.
CIFRE - DigitalBits, la criptovaluta sviluppata da Zytara Labsm e fondata da Al Brugio, era diventata il main sponsor dell’Inter in estate dopo un’annata da sponsor di manica. L’accordo con l’azienda, portata a collaborare con l’Inter da Luca Danovaro, il Chief Revenue Officer e avallata da Alessandro Antonello, prevedeva l'incasso per il club milanese di 85 milioni di dollari in 4 anni (5 milioni l'anno scorso, 25 quest'anno e i restanti premi a salire nelle prossime stagioni). Già alla fine della stagione 2021/22 però sono iniziati i ritardi nei versamenti della prima tranche dei pagamenti, primi sintomi di rapporti commerciali complicati fra le due aziende.
SCENARI - Partner anche della Roma, con cui però non sono segnalati intoppi, DigitalBits e il relativo logo erano stati rimossi e oscurati sul sito web dell’Inter a luglio. Ora lo stop definitivo alla collaborazione e una nuova impellenza: trovare uno sponsor che la sostituisca. La ricerca è già iniziata e, qualora non dovesse essere trovato a breve un nuovo marchio che possa occupare il fronte della divisa nerazzurra, la maglia nerazzurra potrebbe rimanere priva di sponsor in questa stagione.