CHI LO DICE CHE PER VINCERE BISOGNA SVENARSI? SI PUÒ FARE ANCHE CON I CONTI IN ORDINE - GARANZINI: "QUELLO DEL NAPOLI È UNO SCUDETTO SOSTENIBILE. I BILANCI IN ORDINE, L'EQUILIBRIO ECONOMICO FINANZIARIO PERFETTAMENTE RISPETTATO: UNA LEZIONE IN PIENA REGOLA A BUONA PARTE DEL RESTO D'ITALIA E D'EUROPA" - "UN MERCATO CAPOLAVORO, CON TANTE GRANDI FIRME IN USCITA E ALTRETTANTI CARNEADI IN ENTRATA. CARNEADI PER NOI,KIM E KVARA, PER DIRNE UN PAIO, NON CERTO PER CHI LI SEGUIVA E LI COVAVA DA TEMPO..."
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Estratto dell'articolo di Gigi Garanzini per “la Stampa”
Profuma di buono questo terzo scudetto del Napoli, anzi d'antico. Pur nella sua estrema modernità calcistica. Di buono, innanzitutto perché è uno scudetto sostenibile […] I bilanci in ordine, l'equilibrio economico finanziario perfettamente rispettato: una lezione in piena regola a buona parte del resto d'Italia – e d'Europa […] Un mercato capolavoro, con tante grandi firme in uscita e altrettanti carneadi in entrata. Carneadi per noi, Kim e Kvara, per dirne un paio: non certo per chi li seguiva e li covava da tempo. […]
D'antico, perché […], la forza imprescindibile della squadra è nella sua spina dorsale: portiere, centrale difensivo (in altri tempi e in un altro football si chiamava libero) regista e centravanti. Allora. Il portiere sembrava una via di mezzo tra l'incognita e la scommessa. A giochi fatti una scommessa vinta, […]
Il centrale. Ce n'è uno in giro oggi più forte di Kim? Non si direbbe. Nemmeno Koulibaly, oltre il quale in un grande Napoli sembrava impossibile andare. Il regista. Ce n'è di almeno due tipi, com'è noto: quelli al cui servizio corrono gli altri, e quelli che corrono in proprio al servizio della squadra. Di questa seconda specie Lobotka è uno strepitoso prototipo: mai fermo, mai lontano dall'azione, sempre in sintonia con la cadenza da adottare in quel particolare momento, si tratti di accelerare piuttosto che di rallentare ricominciando il giro palla. Il centravanti. Quanti strappi in profondità suggerisce Osimhen in una partita? E che scelta di tempo ha nell'attimo fuggente dell'impatto aereo? Più la fisicità, più la tigna nell'andare a riprendersi il pallone quando già l'avversario al primo impatto sembrava averglielo portato via.
Più un sacco di altre qualità di cui il miglior Napoli era riuscito persino a fare a meno durante l'infortunio autunnale, «accontentandosi» di Raspadori o Simeone […] Intorno a quest'asse portante, che sa un po' di ripasso della grammatica d'una grande squadra, Spalletti ha distribuito tutta la sua sintassi.
Corti, compatti, armonici. […]Nel panorama europeo di stagione solo il miglior City è stato all'altezza del miglior Napoli. Che ha segnato molti più gol di tutti e ne ha pure presi di meno. […] Ha giocato una strepitosa stagione Di Lorenzo, capitano tutt'altro che per caso, esterno difensivo e non solo ormai di caratura internazionale. Ha dato il meglio di sé Rahmani, in coppia con quel fenomeno di coreano, ha corso tanto e bene Anguissa. Perché, gli affondi e i colpi di Politano e/o Lozano?
E cos'ha rappresentato Kvara nella fase ascendente di stagione, se per lui abbiamo speso paragoni che oggi magari sembrano eccessivi ma presto torneranno buoni? Panchina ricca, infine, molto ricca se Olivera riesce a non far rimpiangere le assenze di un playmaker esterno come Mario Rui. Fermo restando che il multiforme Elmas è per distacco il miglior subentrante del campionato.