CHI METTE LE MANI SUL CASO JUVENTUS VIENE MINACCIATO DI MORTE! – QUELLO CHE SI STA SCATENANDO SUI GIUDICI CHE DEVONO DECIDERE SUI BIANCONERI PREOCCUPA LE ISTITUZIONI E GLI STESSI MAGISTRATI. PIÙ DI QUALCUNO HA GIÀ SUBITO DELLE MINACCE DI MORTE. ALCUNI GIUDICI DEL COLLEGIO DI GARANZIA CONI SONO PRONTI A LASCIARE: L’ULTIMO AD ESSERE FINITO NELL’OCCHIO DEL CICLONE È MARIO LUIGI TORSELLO, PRESIDENTE DELLA CORTE D’APPELLO DELLA FIGC, CHE HA INFLITTO LA PENALIZZAZIONE DI 15 PUNTI ALLA JUVENTUS...

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Da ilnapolista.it

 

Troppe minacce e campagne social, qualche giudice del Collegio di Garanzia del Coni medita di fare un passo indietro e di lasciare l’incarico. Lo scrive il Corriere dello Sport.

 

MARIO LUIGI TORSELLO 1

“Colpi bassi, video rubati, frasi estrapolate dai contesti e post sui social da usare nel momento opportuno. Il clima attorno ai giudici legati (direttamente o indirettamente) al ‘caso Juve’ preoccupa le istituzioni e gli stessi magistrati. Più di qualcuno ha già subito delle minacce di morte”.

 

È capitato al procuratore della Figc, Chinè e anche al pm Santoriello, come ai giudici del Collegio di Garanzia Cesaro, Maffezzoli e Sandulli. L’ultimo caso riguarda il magistrato Mario Luigi Torsello, presidente della Corte d’Appello della Figc, che ha inflitto la penalizzazione di 15 punti in classifica alla Juventus. Torsello è finito nell’occhio del ciclone per una lezione all’Università del Salento in cui spiegava i principi del diritto sportivo. Le sue parole sono state usate in modo improprio, intese come commento alla sentenza di penalizzazione.

 

 

 

MARIO LUIGI TORSELLO 1

“Il magistrato ha parlato dell’importanza di un processo veloce e della possibilità di configurare come violazione del principio di lealtà e correttezza una condotta che «non risulta autonomamente come fattispecie di illecito disciplinare». Su una frase in particolare si è scatenato il finimondo: «E’ compito degli Organi di giustizia considerare meno stringenti le regole formali rispetto ad aspetti sostanziali». Ma Torsello, pronunciandola, non ha espresso un’opinione personale, bensì ha citato una sentenza del Collegio di Garanzia”.

 

Il Corriere dello Sport scrive:

 

 

“I giudici sportivi si sentono soli, sovraesposti e facili bersagli. E mentre si attende il ricorso della Juve al Collegio di Garanzia (in tanti cominciano a pensare che in un senso o nell’altro possa arrivare una sentenza politica) più di qualcuno comincia a riflettere sulla possibilità di fare un passo indietro, visto che gli incarichi sono di natura volontaria e in molti casi non prevedono retribuzione”.