LA CHIAMAVANO BOCCA DI COVID – L’ESCORT PERUVIANA POSITIVA TERRORIZZA MODICA (NON SOLO PER IL VIRUS) – NEI BAR LE VOCI SI RINCORRONO, SPUNTA UN CONTAGIATO, TAMPONI DIFFICILI – IL SINDACO:FINO AD OGGI NON SI ERA PARLATO DI PROSTITUZIONE, COME FOSSE UN TABÙ, MA QUANTO È ACCADUTO A MODICA DEVE FARE RIFLETTERE SU CHISSÀ QUANTI CASI POTREBBERO ESSERCI IN GIRO, VISTO CHE LA PROSTITUZIONE NON SI È FERMATA IN TEMPO DI COVID19
-VALENTINA RAFFA per il Giornale
«Chi? Ah sì, la signorina straniera che faceva il mestiere più antico del mondo in una casa del centro storico. Sì, l'ho sentito dire. Per il resto, che ne so io?». «Ah boh. Così dicono che la signorina peruviana fosse di facili costumi e che avesse preso in affitto una casa al quartiere San Paolo. Pare che la lista dei clienti sia lunga. Posso dire questo. Poi di questa storia non so niente. Chi siano questi frequentatori non lo so».
Eppure nei bar di Modica, la bella cittadina barocca del cioccolato in provincia di Ragusa, non si parla d'altro e, tra un pettegolezzo e l'altro, le indagini della polizia locale hanno dato i loro frutti e sono saltati fuori due clienti.
Il primo, sottoposto a tampone, è risultato negativo, l'altro, un uomo tra i 30 e i 35 anni di Modica, è stato messo in quarantena nella sua casa immersa nella campagna modicana: è stato segnalato all'Asp di Ragusa e sarà sottoposto al tampone in queste ore. Vive da solo e pare sia un habitué.
Al momento nessuno dei familiari è stato chiamato dall'Asp per i controlli, probabilmente si attende di accertare prima il suo stato di salute. Stando alle sue dichiarazioni, non avrebbe avuto contatti con parenti, ma viste le sue frequentazioni le indagini potrebbero puntare a scavare nella sua vita privata, nel timore che abbia frequentato altre escort. Se così fosse, il cerchio dei possibili contagiati sarebbe molto più ampio di quanto si possa immaginare.
È quello che teme il sindaco Ignazio Abbate: «L'individuazione di quest' uomo è un passo importante. Bisogna adesso ricostruire i suoi spostamenti, le abitudini e le amicizie. Finora nemmeno i colleghi di lavoro sono stati chiamati per i controlli, la competenza è dell'Asp che sa cosa fare. Questo caso ha scoperchiato il vaso di Pandora.
Fino ad oggi non si era parlato di prostituzione, come fosse un tabù, ma quanto è accaduto a Modica deve fare riflettere su chissà quanti casi potrebbero esserci in giro, visto che la prostituzione non si è fermata in tempo di Covid19. Se solo pensiamo che questa donna ha vissuto normalmente frequentando supermercati e locali pubblici».
La peruviana ha 54 anni e in breve tempo ha fatto un bel po' di strada esercitando su appuntamento a Barcellona, Ciampino, Modica, Roma, mete raggiunte con mezzi pubblici. Da Modica è partita il 13 luglio in autobus per Catania e da qui ha preso il treno per l'Umbria dove due giorni dopo si è sentita male ed è stata ricoverata in ospedale a Foligno. Attualmente le sue condizioni non destano preoccupazione.
Sacro e profano si intrecciano nella città delle 100 chiese, dove il sindaco invita a farsi avanti per senso di responsabilità verso se stessi, le famiglie e la collettività, sottoponendosi al test sierologico in un laboratorio privato o al tampone all'Asp, nella massima riservatezza. Pare che tra i clienti abituali della 54enne ci siano anche degli extracomunitari che vivono in città.