CINQUE ANNI DI VAR E ANCORA NON CI ABBIAMO CAPITO UN CAZZO - LA MOVIOLA IN CAMPO È USATA SÌ, MA A MACCHIA DI LEOPARDO E SECONDO SOGGETTIVITÀ: ANCHE LE PRIME PARTITE DI QUESTA SERIE A HANNO DIMOSTRATO CHE NON ESISTE UN CRITERIO CHIARO, VISTI I RIGORI SOLARI NEGATI A LAUTARO CONTRO IL VERONA E A DYBALA CON L'EMPOLI - DA QUANDO C'È LA VAR IL CALCIO È MIGLIORATO? E LE POLEMICHE SONO DAVVERO DIMINUITE?

-


Sebastiano Vernazza per "La Gazzetta dello Sport"

 

arbitro al var 3

Var a macchia di leopardo, secondo soggettività. La seconda giornata di campionato ci ha lasciato l’impressione di un uso non uniforme della tecnologia. Non che nelle annate precedenti ci fosse stata omogeneità, però in Serie A è cominciata la quinta stagione di Var e si fatica sempre più a comprendere e ad accettare le discrepanze.

 

Abbiamo la percezione di una sperimentazione infinita, di fasi alterne nell’utilizzo del video, a seconda degli umori e delle tendenze, e al di là del protocollo, fin dall’inizio rigido e fumoso.

 

il rigore su lautaro contro il verona

PESI E MISURE DIVERSI

Stiamo ai fatti, estraiamo tre episodi dall’ultimo fine settimana. Venerdì 27, Verona-Inter: Hongla spinge Lautaro in area. Dal vivo, in tribuna stampa, si ha la sensazione che qualcosa ci sia e il replay sul tablet conferma: il rigore ci sta, anzi c’è. Il capo varista Irrati non manda al video Manganiello. Le immagini mostrano come l’arbitro fosse coperto e avesse la visuale ostruita: perché sorvolare?

 

il rigore su dybala in juve empoli

Sabato 28, Juve-Empoli: Luperto in area sbilancia Dybala con un tocco di piede. Rivista in tv, la dinamica è chiara, rigore abbastanza solare, ma il varista Guida valuta probabilmente che non si tratti di un chiaro errore dell’arbitro Ghersini e qui si ritorna all’illogicità del protocollo. Se l’arbitro vede e però interpreta male, perché non farlo riflettere con una riguardata all’azione sul monitor a bordo campo?

 

Domenica 29, Genoa-Napoli: l’arbitro Di Bello convalida il gol di Pandev, ma il varista Fabbri gli suggerisce di rianalizzare l’episodio per una presunta carica di Buksa su Meret in uscita. Di Bello va, vede e si corregge, rete annullata.

 

la var room

Rimane il dubbio enorme che la prima risoluzione fosse corretta, gol regolare, ma la procedura è stata giusta: sui casi incerti sempre Var, al di là dei cavilli procedurali, di modo che l’arbitro si prenda la responsabilità della scelta fino in fondo e con gli stessi strumenti dello spettatore a casa, senza più l’alibi della decisione da assumere in tempo reale e senza rete.

 

arbitro al var 2

RITORNARE INDIETRO NON SI PUÒ

“L’introduzione della Var è stata un’idea geniale perché ha cambiato in positivo la vita degli arbitri. Ha dato molta più serenità a tutti e ha creato un senso di giustizia profondo. Negli ultimi tre campionati non abbiamo avuto gol irregolari - parlo del fuorigioco - e questo è un risultato straordinario”.

 

arbitro al var 1

Così ha parlato, nell’aprile scorso, l’ex arbitro Gianluca Rocchi a margine di un incontro organizzato dall’Udinese. Ai primi di luglio Rocchi è stato nominato nuovo designatore di Serie A e B e ha subito suscitato rumore con una dichiarazione rivolta agli arbitri in raduno a Sportilia: “Il rigore è una cosa seria”.

 

Gianluca Rocchi

Messaggio sottinteso: basta con i “rigorini” fischiati per manine vaganti o contrasti leggeri, stop all’abuso di immagini. Una retromarcia implicita: vade retro Var. Eh no, ormai la moviola in campo – perché di questo parliamo – fa parte del panorama , come un paracadute o un’estrema istanza di uguaglianza.

 

Ritornare indietro non si può. Meglio una “revisione” in più, senza farsi ingessare dalla mistica del protocollo o dalla paura di essere smentiti, per commettere un errore in meno: fin dall’inizio avrebbe dovuto esser questo il principio guida, ma siamo ancora qua a chiederci perché la Var si accenda a intermittenza.