COME STA JACOBS? - IL CAMPIONE OLIMPICO DEI 100 METRI NON GAREGGIA DALLO SCORSO 16 AGOSTO E SALTERA’ ANCHE IL GOLDEN GALA DI FIRENZE. I SUOI MALANNI SONO AVVOLTI NEL MISTERO. A JACOBS SERVE TEMPO, MA IL TEMPO COMINCIA A SCADERE. PERFINO IL SUO GRANDE RIVALE, IL PERFIDO FRED KERLEY, SEMBRA AVER PERSO LA VOGLIA DI STUZZICARLO SUI SOCIAL: “NON SO PIÙ COSA DIRE, SPERO SOLO CHE STIA BENE E TORNI IN PISTA”
-Estratto dell'articolo di Marco Bonarrigo per il “Corriere della Sera”
Non una parola sugli amatissimi social, non una riga di spiegazione in più rispetto al comunicato della Federatletica di martedì notte: «Il percorso di recupero di Marcell Jacobs dal problema emerso nei giorni scorsi non si è ancora del tutto completato».
In silenzio Jacobs, in silenzio il suo alter ego, coach Paolo Camossi. Il «leggero blocco lombo-sacrale che conto di risolvere al più presto» e che ha costretto l’olimpionico a rinunciare al debutto in Diamond League in Marocco non è guarito dopo i trattamenti con il luminare della manipolazione ortopedica Hans Wilhelm-Müller, 80 anni, l’uomo che ha rimesso in piedi Ronaldo e Bolt. Marcell non sarà domani al Golden Gala di Firenze, in un 100 metri stellare: non gareggia nel più importante circuito dell’atletica da 691 giorni — meeting di Montecarlo, 9 luglio 2021 — e manca in assoluto sulla distanza regina dell’atletica dallo scorso 16 agosto, quando vinse il titolo europeo a Monaco di Baviera. Una rinuncia fotocopia di quelle del 2022 al Golden Gala e ai meeting di Oslo e Stoccolma.
Dallo staff del bresciano si smorzano i toni, chiarendo che la situazione non è quella della stagione passata perché «Marcell fisicamente sta benissimo, non si tratta di un vero infortunio ma della coda di una normale lombo-sciatalgia» che si è ripresentata proprio martedì pomeriggio nell’ultimo allenamento al Paolo Rosi, a Roma, e che avrebbe convinto Jacobs a non correre rischi. Di normale in questa parte di stagione c’è purtroppo poco. Un’accentuata fragilità muscolare Jacobs se la porta dietro dalle categorie giovanili.
La scorsa primavera il bresciano accusò una distrazione-elongazione di primo grado del bicipite sinistro, poi a luglio una contrattura all’adduttore della coscia destra risolta solo alla vigilia degli Europei, la sua ultima gara all’aperto. A marzo, subito dopo la sconfitta subita da Ceccarelli sui 60 metri alla rassegna continentale indoor, lamentò qualche fastidio alla coscia ma la preparazione per la stagione estiva pareva filata via senza guai. Adesso però è il turno della lombosciatalgia.
A Jacobs serve tempo, ma il tempo comincia a scadere. La prossima tappa della Diamond League è tra 9 giorni a Parigi: la «coda» del malanno sarà sparita o il debutto verrà rinviato ai più abbordabili Giochi Europei di Chorzow, in Polonia, in programma il 24 giugno e con una concorrenza modesta?
Perfino il suo grande rivale, il perfido Fred Kerley, sembra aver perso la voglia di stuzzicarlo sui social: «Non so più cosa dire — ha spiegato l’americano dopo la prova di Rabat — spero solo che stia bene e torni in pista».
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