A COVERCIANO SI BALLA IL SAMBA – TRA I CAMPIONI EUROPEI DEL CHELSEA BRILLA LA STELLA ITALO-BRASILIANA DI JORGINHO – E’ DAI TEMPI DI DEMETRIO ALBERTINI CHE L’ITALIA NON SI ARRIVAVA A UNA RASSEGNA IRIDATA CON UN CAMPIONE EUROPEO A CENTROCAMPO - QUANDO NEL 2014 IL NAPOLI LO PRELEVO' DAL VERONA, NESSUNO PENSO' CHE AVREBBE "FATTO CARRIERA". LA SUA CONSACRAZIONE? SI DEVE A SARRI...
-Guglielmo Buccheri per "la Stampa"
C' è una regia azzurra nella notte magica del Chelsea a Porto. Una regia d' autore che ha contribuito a scrivere il copione più bello e sorprendente. «Avete visto con chi abbiamo vinto? Avete capito tutti i sacrifici fatti per essere qui? Non credo, non si può spiegare quello che ci è accaduto...», prova a sussurrare Jorginho, incredulo in mezzo al campo dopo aver passato la coppa ai compagni e dopo aver salutato la mamma e la sorella al telefono.
La coppa è la Champions conquistata dal Chelsea contro ogni pronostico e la regia porta la firma di un ragazzo a cui il ct azzurro Roberto Mancini non rinuncerebbe mai e, di fatto, non ci ha mai rinunciato in questi (quasi) tre anni se non per cause di forza maggiore come un contrattempo fisico o l' appuntamento in finale contro il Manchester City. Jorginho ha trionfato e, tra poche ore, raggiungerà il resto della compagnia a Firenze perché l' 11 giugno c' è la Turchia da battere nella prima sfida del nostro Europeo.
«Ho vinto la Champions, ma la mia stagione non è certo finita: voglio vincere ancora», racconta l' italo brasiliano che ha scelto la Nazionale. Mancini applaude e si ritrova tra le mani un regista mai tanto motivato e che dà il senso della sua unicità volgendo lo sguardo al passato: solo ai tempi di Albertini, campione d' Europa con il Milan, l' Italia aveva avuto in un ruolo tanto prestigioso quanto nevralgico un fresco campione d' Europa nel club dentro ad un evento come un Mondiale o un Europeo.
Jorginho, domani, entrerà in un gruppo diventato di 28 giocatori dopo i taglia di ieri e che, tra 24 ore, sarà di ventisei, ultima versione da consegnare all' Uefa. Dalla lista di Mancini esce Kean, bocciato dopo il test amichevole di Cagliari contro San Marino e nella lista non entrerà il giovane Raspadori, in rampa di lancio, ma non troppo: sette saranno gli attaccanti agli Europei con la novità Politano ad aggiungersi a Bernardeschi, Berardi, Chiesa, Insigne, Immobile e Belotti, quest' ultimi due gli unici numeri nove nella rosa.
Due restano i ballottaggi: nelle prossime ore uno tra Toloi o Mancini saluterà il ritiro azzurro e se Sensi non dovesse dare le giuste garanzie di recupero fisico toccherebbe a Cristante prender parte all' avventura europea (l' interista sta sempre meglio). In porta, Sirigu sarà il vice Donnarumma, mentre Meret ha vinto la sfida personale con Cragno per il ruolo di terzo portiere.