IL COVID NEL PALLONE - “SE CI DOVESSERO ESSERE ALTRI POSITIVI DOPO I CASI DI ALEX SANDRO E CUADRADO, L'ASL POTREBBE BLOCCARE LA PARTENZA DELLA JUVE PER MILANO” - DOPO IL CASO DI JUVE-NAPOLI, IL COVID RISCHIA DI CREARE UN NUOVO PROBLEMA AL CAMPIONATO - LA SERIE A HA RAGGIUNTO I 130 POSITIVI AL COVID: SIGNIFICA UN GIOCATORE SU QUATTRO. NESSUNO È GRAVE, SULLA LINEARITÀ DEL CAMPIONATO, PERÒ, LE CONSEGUENZE PESANO E PESERANNO
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Se ci dovessero essere altri postivi nelle prossime ore dopo i casi di Alex Sandro e Cuadrado, l'Asl potrebbe bloccare la partenza della Juve per Milano. Roberto Testi, direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl Città di Torino, non esclude questa opzione. "La società ha avvisato subito delle due positività, ma in questo momento, visto che tutti gli altri risultano negativi, non si può parlare di focolaio. Se dovessero esserci nuovi casi e venisse confermato un focolaio non controllato in squadra allora l'Asl, per la sicurezza dei giocatori stessi, sarebbe costretta ad intervenire bloccando la trasferta" ha spiegato Testi.
Allarme in casa Juve
Dopo il caso di Juventus-Napoli, il Covid rischia di creare un nuovo problema al campionato di Serie A per la super sfida tra il Milan e la formazione bianconera di Pirlo. Ventiquattro ore dopo la positività di Alex Sandro, è arrivata la positività di Cuadrado e ora è allarme in casa Juve. Non è da escludere che, prima della partenza dei bianconeri per Milano, programmata nella mattinata di domani, i giocatori di Pirlo vengano sottoposti a nuovi tamponi. Il club bianconero, tuttavia, non ha mai comunicato quando i test vengono effettuati, limitandosi a fare sapere soltanto l'esito in caso di positività.
"Milan-Juve si giocherà regolarmente"
"Milan-Juve si giocherà. Ho appena sentito il direttore generale della Asl Torino e mi ha risposto che non è stata presa alcuna decisione. Il nostro interesse è che siano le autorità sportive a gestire la questione. Non c'è un'emergenza che giustifichi un intervento dell'Asl Torino. La gara ci sarà, credo che Testi sia stato frainteso e penso volesse dire che andrà valutata la gravità così come avviene quotidianamente in altri settori". Lo ha detto Matteo Marnati, assessore alla Ricerca applicata per l'emergenza Covid della Regione Piemonte, intervenendo a Top Calcio 24.
Asl di Torino, controreplica: "Intervento solo in caso di focolaio"
Testi, direttore del dipartimento di prevenzione della Asl di Torino, ha parlato poi a calciomercato.it e ha dichiarato: "Non sono stato frainteso, sono stato chiarissimo. Se ci fosse un focolaio, solo allora si dovrebbe intervenire. Al momento, siamo lontani anni luce da un problema di sanità pubblica. Se alla Juventus o alla Fiat di Mirafiori ci sono casi di positività, quelli vengono gestiti dall'azienda. Se domani, ad esempio, vengono fuori altri tre positivi alla Juventus e si può avere la percezione che possano svilupparsi a catena altri casi, allora la Asl è chiamata ad intervenire".
QUANDO LA BOLLA SCOPPIA UN GIOCATORE SU QUATTRO POSITIVO AL CORONAVIRUS
Stefano Mancini per “La Stampa”
Le bolle proteggono, ma a volte scoppiano. La serie A ha raggiunto i 130 positivi al Covid: significa un giocatore su quattro. Nessuno è grave, tanti sono guariti e tornati in campo senza effetti collaterali per la loro salute.
Sulla linearità del campionato, però, le conseguenze pesano e peseranno, perché non siamo ancora al giro di boa e di vaccinazioni di massa per atleti professionisti non si discute nemmeno (le priorità sono altre, ci mancherebbe). L'ultimo è il caso della Juventus, che perde Alex Sandro e Cuadrado alla vigilia della sfida con la capolista Milan. In mattinata arriverà l'esito di un altro giro di tamponi fatto ieri sera.
La società bianconera seguirà il protocollo della Federcalcio e si presenterà in campo a San Siro, salvo interventi dell'Asl in caso di nuove positività. C'è il precedente del Napoli a inizio ottobre: sei giorni dopo aver affrontato il Genoa, che poi registrerà 19 positivi, e in seguito alla scoperta che Zielinski ed Elmas sono stati contagiati dal coronavirus, la società partenopea riceve dall'Asl il divieto di mettersi in viaggio per Torino.
La partita con la Juve viene cancellata, il Napoli subisce un 3-0 a tavolino e un punto di penalizzazione confermati in appello. Motivazione: «Emerge la preordinata volontà di non disputare la gara». De Laurentiis ricorre al Coni, e stavolta ottiene ragione: la gara si giocherà e la penalizzazione è cancellata. Nel rimpallo di responsabilità e nella sfida tra poteri, il calcio non esce benissimo. Un'altra partita di vertice segnata dalle assenze da Covid-19 è stato il derby di Milano. L'Inter ha dovuto lasciare in quarantena Radu, Skriniar, Gagliardini, Bastoni, Nainggolan e Young, il Milan ha perso Duarte e Gabbia, mentre ha fatto in tempo a recuperare Ibrahimovic. Più pesanti le assenze in nerazzurro, ma il campionato è ancora lungo e, parafrasando un luogo comune sugli errori arbitrali prima del Var,le assenze per coronavirus alla lunga si equivalgono.