DINO-SAURO ZOFF: “IL CALCIO NON È MALATO. I TROPPI SOLDI? È IL MERCATO CHE FA IL PREZZO. SE È MALATO IL CALCIO, È MALATO IL MERCATO - RAZZISMO E TIFOSERIE VIOLENTE? OGGI QUESTI SONO FENOMENI SUPERFICIALI. AI MIEI TEMPI HO FATTO DEI VIAGGI PROTETTO SUL CELLULARE DELLA POLIZIA. NEGLI ANNI SETTANTA LE COSE ERANO MOLTO PIÙ VIOLENTE. ADESSO OGNI GRANDE O PICCOLA CONTESTAZIONE VIENE AMPLIFICATA MOLTE VOLTE, A DISMISURA” - VIDEO

- -

 

-

Condividi questo articolo


dino zoff 8 dino zoff 8

Paolo Graldi per “il Messaggero”

 

Zoff, parliamo di calcio: ieri, oggi, domani.

«Il calcio è cambiato come sono cambiate le generazioni. Paghiamo l'esasperazione mediatica».

 

Il calcio è malato? Troppi soldi?

«Il calcio non è malato, non per i troppi soldi. Quelli li produce il mercato. È il mercato che fa il prezzo: se è malato il calcio è malato il mercato».

 

Lo sport è maestro di vita?

«Lo è per me. È importante per il miglioramento dell'uomo. Perché ci sono delle regole, c'è un arbitro, c'è il pubblico, c'è un comportamento morale. Sennò è inutile mandare i bambini a fare sport solamente per fargli migliorare i muscoli».

dino zoff 7 dino zoff 7

 

Oltre ai palloni in partita cos'è importante parare nella vita?

«Parare l'esistenza. Il modo di essere. La più o meno grande felicità che si può tirar fuori dalla vita».

 

Qual è il peggior difetto per un giocatore?

«Credersi immortale».

 

Ed il pregio più prezioso?

«La consapevolezza di dover migliorare. Almeno quando si è in attività, sempre».

 

Regole del gioco e regole della vita: qualcosa le unisce?

«Dovrebbe unirle. Le regole dello sport per me sono straordinarie, mi hanno permesso di migliorare come persona e dunque nello sport».

zoff soldati la partita by trellini zoff soldati la partita by trellini

 

Razzismo e tifoseria violenta: come li giudica?

«Oggi questi sono fenomeni molto superficiali. Ai miei tempi ho fatto dei viaggi protetto sul cellulare della polizia. Negli Anni Settanta le cose erano molto più violente. Adesso ogni grande o piccola contestazione viene amplificata molte volte, a dismisura».

 

C'è una frase ascoltata nella sua infanzia che l'ha guidata?

«No al vittimismo. È una frase di mio padre. Quando prendevo un gol e dicevo che non me lo aspettavo che tirasse così, lui mi rispondeva: "Perché, mica fai il farmacista tu". A casa mia non c'erano scuse, non ti esonerava un raffreddore».

 

Qual è la parola più bella che le viene in mente?

«Dignità».

 

Che cos'è per lei l'istinto?

bearzot zoff bacio bearzot zoff bacio

«Ho sempre cercato di capire l'istinto: se istinto è frutto anche del modo di essere nella vita. I grandi artisti forse non lo sanno da dove arriva la loro ispirazione. Io invece, che sono un lavoratore, ho creato l'istinto con l'esperienza».

 

Le è mai capitato di dover decidere se perdonare o no?

«Non è questione di decisioni. Il perdono è naturale».

 

Un punto di riferimento nella sua vita?

«Io credo che sia nella formazione familiare, quindi nelle regole, nei doveri da rispettare. Ecco, in Friuli dove sono cresciuto c'erano i diritti ma anche i doveri. Questa proporzione al giorno d'oggi è un po' saltata».

 

C'è una cosa che avrebbe voluto fare e non ha potuto?

dino zoff enzo bearzot sandro pertini franco causio dino zoff enzo bearzot sandro pertini franco causio

«No. Ho fatto il massimo, sempre. Ma non sono del tutto contento. Non mi accontento mai. È una mia presunzione: non sono così umile come appaio».

 

La rabbia è un sentimento che le appartiene?

«Non ne soffro però ce l'ho, eccome. La rabbia mi assale per comportamenti in campo non in linea con lo spirito sportivo».

 

Si ricorda che sensazione provava quando subiva un gol?

«Per prima cosa valutavo se c'era della mia responsabilità. Tante volte l'ho trovata e quindi non stavo particolarmente bene».

 

E quando parava, magari un rigore?

«Bravo, mi sentivo bravo. Però ho sempre pensato che bisognasse lavorare bene, un concetto derivato anche dalle regole della mia casa. Bisognava lavorare bene, qualsiasi cosa si facesse».

 

dino zoff 9 dino zoff 9 dino zoff 6 dino zoff 6 dino zoff 10 dino zoff 10 dino zoff 4 dino zoff 4 dino zoff 2 dino zoff 2 dino zoff 3 dino zoff 3 dino zoff 5 dino zoff 5

(..)

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...