UNA DISFATTA EPOCALE: L’ITALIA CAMPIONE D’EUROPA E’ DI NUOVO FUORI DAL MONDIALE – A PALERMO CLAMOROSA VITTORIA DELLA MACEDONIA DEL NORD: GLI AZZURRI DOPO AVER SALTATO RUSSIA 2018 NON CI SARANNO NEANCHE IN QATAR – UN FALLIMENTO TOTALE PER IL CALCIO ITALIANO: TAVECCHIO E ABETE SI DIMISERO DOPO I FLOP MONDIALI, COSA FARA’ ORA IL PRESIDENTE DELLA FIGC GABRIELE GRAVINA? E MANCINI? CHIELLINI: "SIAMO DISTRUTTI"

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Da gazzetta.it

 

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Disastro Italia: la Macedonia del Nord vince 1-0 a Palermo la semifinale dei playoff, gli azzurri sono fuori dal Mondiale per la seconda volta consecutiva.

 

Ha sprecato troppo, la Nazionale di Mancini, mancando di lucidità negli ultimi venti metri. Nel primo tempo l'unica occasione pulita capita a Berardi: il portiere Dimitrievski gli regala il pallone dopo un errore in impostazione, ma viene graziato dal sinistro dell'attaccante azzurro.

 

Anche nella ripresa è Berardi ad avere due occasioni importanti, ma la porta macedone resiste. Prima del 90' ci prova anche Pellegrini, ma spreca di sinistro. Poi la doccia gelata: sinistro di Trajkovski al 92', rasoterra su cui Donnarumma non arriva. E cala il gelo sul Barbera.

 

 

 

ADDIO MONDIALE

Fabio Licari per gazzetta.it

 

 

ITALIA MACEDONIA DEL NORD GRAVINA ITALIA MACEDONIA DEL NORD GRAVINA

Addio Mondiale, addio Europeo, addio tutto. Un assedio tanto generoso quanto inutile, improbabile, impreciso, e al 47’ del secondo tempo, quando ormai tutti aspettano i supplementari, dopo l’ennesima partita in cui non sappiamo più vincere, ecco che succede quello che avevamo temuto per tutta la gara: palla a Trajkovski, l’ex di Palermo, e botta incredibile da oltre venti metri con Donnarumma colpevole e l’Italia ormai sulle ginocchia. Italia-Macedonia 0-1.

 

È finita l’avventura, l’Italia non c’è più, il gioco di Mancini non esiste più, e forse si possono salvare Bastoni, Verratti, un po’ Florenzi e Raspadori. Il resto no. Inguardabili Immobile e Insigne, male Mancini, male Barella, Jorginho lontanissimo da quello che era. Meritiamo di stare fuori dal Mondiale. La Macedonia va a giocarsi lo spareggio con il Portogallo. Noi di nuovo nell’apocalisse. Sfortunati, un po’, ma non basta.

 

ITALIA MACEDONIA DEL NORD ITALIA MACEDONIA DEL NORD

 

Da incubo tutto il primo tempo, con il fantasma della Svezia che si riaffaccia ad ogni azione d'attacco confusa, imprecisa, generosa ma lontanissima dall’eleganza dell’Italia dell’Europeo. Gli azzurri restano all’attacco per tutti i 45’ minuti perché la Macedonia, forse per strategia, forse per limiti, non riesce a superare il centrocampo e si affaccia soltanto due volte dalle parti di Donnarumma per errori che lanciano il contropiede. Nel primo caso è da applausi il recupero di Florenzi, nel secondo Trajkovski per fortuna tira centrale. Il resto è Italia, ma senza entusiasmo. Sei, sette tiri, alla fine di azioni confuse, la palla a lungo tra i piedi, sempre un tocco in più. Una sola occasione clamorosa, quando il portiere Dimitrievski sbaglia rilancio e Berardi ha la porta libera: tiro sbagliato e il portiere macedone riesce addirittura a recuperare.

 

 

 

ITALIA MACEDONIA DEL NORD ITALIA MACEDONIA DEL NORD

Non inganni la sfilata di occasioni. Il tiro di Emerson è deviato. Barella impreciso. Insigne vede l’angolo ma da lontano e Dimitrievski salva in angolo. Immobile stoppato anche lui. Preoccupante il numero di occasioni in cui il muro macedone respinge, oppure i due centrali Velkoski e Musliu allontanano di testa: è l’Italia che non vede la porta oppure continua a crossare alto, snaturando il suo gioco palla bassa, manovra avvolgente e imbucata vincente.

 

Ma troppi sono sotto standard, Insigne, Immobile, Barella, Jorginho, Mancini. Nel primo tempo solo Florenzi, un Bastoni sempre più sicuro, Verratti e Berardi - ma quell’errore… - provano a pensare. E un tempo se ne va mentre arrivano notizie del 2-0 del Portogallo alla Turchia in 45 minuti. Non una bella prospettiva, vista dalla disorganizzazione della Favorita.

 

ITALIA MACEDONIA DEL NORD ITALIA MACEDONIA DEL NORD

Non cambia niente nella ripresa, anzi l’assedio si fa impressionante e svetta Berardi che in venti minuti va quattro volte al tiro: un errore ma tre conclusioni da gol, il palo sfiorato, il difensore sulla traiettoria. Anche sfortunati gli azzurri che cambiano assetto con Raspadori per Insigne dopo una ventina di minuti: il napoletano doveva dare di più, s’è limitato all’appoggino senza mai creare.

 

Il baby del Sassuolo dà velocità in attacco, ma la Macedonia è letteralmente un muro che respinge ogni conclusione. Poche fasce, pochi incroci verticali, spirito inesauribile, per carità, ma non è l’Italia che sognavamo di recuperare. Dentro anche Pellegrini per Immobile e Tonali al posto di Barella, ma assedio disperato e intanto in Portogallo la Turchia sbaglia il rigore del 2-2. Poi il colpo fatale di Trajkovski. Non è giusto ma la Macedonia non ha rubato niente. Siamo noi che ci siamo persi per strada.

 

 

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