DITE ADDIO AI PORTIERI-PAGLIACCI – DALLA PROSSIMA STAGIONE, DURANTE I CALCI DI RIGORE, I NUMERI 1 NON POTRANNO PIÙ INFASTIDIRE L'AVVERSARIO CON “BALLETTI” IN STILE GROBBELAAR O DUDEK, E “DOVRANNO RIMANERE SULLA LINEA DI PORTA SENZA TOCCARE LA TRAVERSA, I PALI E LA RETE” – NEGLI ULTIMI 30 ANNI, LE REGOLE HANNO RESO SEMPRE PIÙ COMPLICATO IL RUOLO DELL’ESTREMO DIFENSORE – MIKE MAIGNAN SBOTTA: “VEDRETE, DAL 2026 CI FARANNO GIRARE DI SPALLE”
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Estratto dell’articolo di Claudio Cucciati per www.repubblica.it
[…] Dura la vita del numero uno quando c'è un attaccante sul dischetto, forse più di quella dei bucanieri di Peter Pan. La polvere di stelle viene soffiata via da regole sempre più stringenti. E pure "Magic" Mike Maignan ha perso il proprio entusiasmo fanciullesco e ha sbottato: "Vedrete, dal 2026 ci faranno girare di spalle".
La provocazione del milanista nasce da una novità regolamentare: l'Ifab, l'organo che scrive le regole del calcio, ha stabilito che dalla prossima stagione, prima di un rigore, "il portiere dovrà rimanere sulla linea di porta senza toccare la traversa, i pali e la rete. E non dovrà comportarsi in modo da distrarre ingiustamente chi calcia".
Nel mind game per eccellenza, chi difende non potrà più mandare in confusione chi tira. "Si è appesantito un ruolo che era talento e istinto, ma è da trent'anni che va così. Il gol - spiega Giovanni Galli, campione del mondo '82 - è la massima espressione di gioia, l'esaltazione di tutto. Lo si insegue a ogni costo per lo spettacolo, ma il portiere è costretto a pensare a cosa possa o non possa fare".
La Terra è stata spostata dal centro dell'area di rigore nel 1992, quando un novello Copernico, chiuso in una stanza di Zurigo, decise che non si poteva più raccogliere un retropassaggio con le mani. La sfida contro i portieri è stata poi portata avanti a colpi scagliati con palloni sempre più leggeri e veloci, quindi sfuggenti e alla mercé del vento.
Almeno sul pacchetto "rigore ed espulsione" per un'uscita fuori tempo si è tornati indietro. Ma si è rifatta viva, in campionato, la ripetizione del penalty in caso di invasione prima del tiro. Ne sa qualcosa Silvestri dell'Udinese, capace di fermare Lukaku e Ibrahimovic. Ma i passi anticipati di Masina e Beto hanno concesso un'altra chance sfruttata dai due. Era successo anche a Vicario dell'Empoli contro lo Spezia.
[…] La nuova regola del rigore manda in soffitta immagini e personaggi indimenticabili. Il portiere del Liverpool Dudek, che nella finale di Champions del 2005 ipnotizzò i milanisti Pirlo e Shevchenko muovendo braccia e gambe come un robot.
Qualcosa di simile ha fatto l'argentino Martinez a dicembre: con smorfie, parole sussurrate e gesti ha mandato fuori giri Coman e Tchouaméni nella serie decisiva della finale mondiale con la Francia. Tutti allievi di Grobbelaar, che i tifosi della Roma ricordano per la Coppa Campioni persa col Liverpool nell'84, errori di Conti (alto) e Graziani (traversa).
"L'ho incontrato molto tempo dopo in Sudafrica - racconta l'ex attaccante giallorosso - è venuto a scusarsi e a dirmi che non voleva essere irrispettoso o irriverente come lo avevano poi definito i giornali dell'epoca. Aveva fatto quel teatrino solo per parare il mio rigore. Gli ho detto di non preoccuparsi, che aveva fatto il suo dovere senza uscire dal consentito" […]