DONNARUMMA TORNA AD ESSERE “DOLLARUMMA” – COME SE NON BASTASSE GIA’ LA BATTAGLIA SUL RINNOVO CON IL MILAN (RAIOLA CHIEDE 12 MILIONI DI INGAGGIO, QUASI IL DOPPIO RISPETTO AI 7 DI OGGI; IL CLUB ROSSONERO NE OFFRE 8), IL PORTIERONE ROSSONERO E’ FINITO NEL MIRINO DEI SOCIAL PER LE RISATE CON REINA DOPO LA SCONFITTA CON LA LAZIO. CAPELLO LO DIFENDE: “NON NE FAREI UN CASO. REINA È UN SUO AMICO”
-Stefano Agresti per il "Corriere della Sera"
Perdere e ridere, tutto insieme, non appena la disfatta si è compiuta: si può?
Per i tifosi del Milan (quasi tutti) no, non è ammissibile: quando hanno visto in diretta tv Donnarumma scherzare con il collega laziale - anche ex compagno - Reina sul prato dello stadio Olimpico, sono impazziti. E si sono messi alla tastiera, ovviamente, per esprimere chi rabbia, chi delusione, chi sdegno. La partita era fondamentale, i rossoneri sono crollati, e Gigio sembrava si stesse divertendo.
Un' immagine che non poteva lasciare indifferenti. Menefreghismo? Superficialità?
Scarsa professionalità? Oppure, semplicemente, il comportamento non ipocrita di un campione che in partita dà tutto - e Donnarumma anche lunedì a Roma ha salvato il Milan in un paio di occasioni - ma poi torna a essere un ragazzo che ha appena compiuto 22 anni e ride alle battute di un vecchio amico? Il dibattito è aperto, c' è dentro un po' di tutto: la sacralità del calcio, il rispetto per la maglia, il dio denaro, il rapporto tra campione e tifosi, la riconoscenza per il club che lo ha cresciuto.
Con l' aggiunta della fascia, che il portiere indossava contro la Lazio visto che il capitano vero, Romagnoli, ormai è diventato una riserva. Per il momento Donnarumma sui social è tornato a essere «Dollarumma», e qui c' entra molto anche il rinnovo di contratto con il Milan, che non è arrivato e forse non ci sarà mai. Raiola, il suo procuratore, chiede almeno 12 milioni di ingaggio, quasi il doppio rispetto ai 7 che prende adesso; il club rossonero si è spinto a offrirne 8 e oltre questa cifra non intende andare. I dirigenti hanno la sensazione che non ci sia la volontà di arrivare all' accordo, non a caso si sono già mossi per sostituirlo con il francese Maignan del Lille.
Sullo sfondo c' è l' interessamento della Juve, che vorrebbe cogliere l' occasione di ingaggiare Donnarumma gratis - a parte le laute commissioni da pagare a Raiola - ma deve disfarsi di Szczesny, che di milioni ne guadagna comunque 6,5. Un intreccio di mercato dagli sviluppi imprevedibili. Le risate dopo la sconfitta rischiano di diventare un modo per rendere l' addio meno doloroso.
I tifosi del Milan si sono sfogati già nella notte di lunedì tra Facebook, Instagram, Twitter e hanno scaricato Donnarumma.
«Peccato che il contratto scada a fine stagione, vorrei fosse scaduto stasera», scrive uno. E ancora: «Togliti la fascia e vattene dove ti dice Raiola». A proposito di capitani, in tribuna ce n' era uno che con la maglia rossonera qualcosa ha vinto, Maldini, e non aveva alcuna voglia di ridere. Anche lui è scocciato (eufemismo) dalla piega che ha preso la trattativa per il rinnovo del portiere, così come lo sono tutti i dirigenti, fino alla proprietà.
Eppure lo stesso Paolo sa quanto possa essere complicato il rapporto con i tifosi: dopo una vita piena di trionfi al Milan, nel momento dell' addio venne contestato dalla sua curva Sud. Donnarumma non è il primo che cade nella trappola della sconfitta con risata, anche all' estero ci sono stati episodi che vengono ricordati: Kroos e Bale in un Betis-Real 2-0, l' attuale interista Sanchez in un Arsenal-Bayern 1-5.
Ma a Fabio Capello, uno che al comportamento ci teneva eccome, non sembra così grave: «Certo, dopo una sconfitta del genere ci si può aspettare qualcosa di diverso, però non ne farei un caso. Reina è un suo amico, ci sta che abbiano scherzato. Purtroppo oggi con i social viene tutto amplificato. Se io fossi l' allenatore di Donnarumma, non mi arrabbierei. Per niente».