PER EDUCARE I CALCIATORI BIMBIMINKIA, ROBERTO MANCINI HA DOVUTO CHIAMARE UN PEDAGOGISTA - SI TRATTA DI GIULIANO BERGAMASCHI, BRACCIO DESTRO DI FEFÈ DE GIORGI NELL'ITALVOLLEY CAMPIONE DEL MONDO E D'EUROPA: "SONO QUI PER FAR SÌ CHE CRESCA LA POTENZIALITÀ DELLE PERSONE E PER VALORIZZARE IL SENSO DI APPARTENENZA ALLA MAGLIA. VORREI ESSERE UTILE, NON DARE GIUDIZI..."
-Estratto dell'articolo di Guglielmo Buccheri per “la Stampa”
Pedagogista e non mental coach o motivatore. Giuliano Bergamaschi c'era quando, lo scorso settembre, l'Italia del volley è salita sul tetto del mondo e c'era, nel 2021, quando la stessa Italia si è portata a casa l'Europeo maschile di pallavolo. «Mancini e De Giorgi si conoscono e stimano. Io ho già lavorato con Roberto dieci anni fa all'Inter e seguo Fefè da quando, nel lontano 1995, era un giocatore di volley. Adesso sono qua per osservare e far sì che cresca la potenzialità delle persone», racconta l'ultimo "specialista" entrato nello staff azzurro.
[…] La figura del pedagogista non ha mai fatto parte della Nazionale di calcio, lo farà anche perché «valorizzare il senso di appartenenza alla maglia sia da esempio per chi ci guarda». […] Un ruolo a tutto campo e che, in pochi giorni di conoscenza, ha già conquistato il gruppo: gli azzurri, soprattutto i giovani, vedono la presenza di un nuovo punto di riferimento.
[…] la Nazionale che riparte ha bisogno di chi osservi le dinamiche del gruppo da un'angolazione diversa e, da qui, la piccola, profonda svolta: l'allargamento dei collaboratori del ct Mancini. Bergamaschi parla di «coinvolgimento», si sofferma sulla possibilità che i giocatori esprimano «più forza e determinazione», sottolinea l'importanza «del noi e non dell'io» e ricorda il suo campo d'azione oltre che nel volley, nella pallanuoto, nel settore militare, nelle aziende. «Mancini - spiega - ha nella semplicità una delle sue qualità migliori: sa trasmettere, e rendere fruibili, i suoi insegnamenti, i ragazzi lo seguono. E poi con Fefè ha in comune la sensibilità verso il mondo dei giovani e, i giovani, li chiama in azzurro».
L'Italia, oggi, lascerà la Sardegna dopo il test amichevole con la Primavera del Cagliari: da domenica sera, i 23 che dovranno volare nei Paesi Bassi all'inseguimento della Nations League - si comincia con la semifinale contro la Spagna di giovedì prossimo - si ritroveranno nel quartier generale azzurro di Coverciano. «Vorrei essere utile, non dare giudizi. All'Inter, con Mancini, è stata una bella esperienza...», così il pedagogista campione del mondo con gli azzurri del volley e, da lunedì scorso, al fianco dei campioni d'Europa del pallone.