GLI EFFETTI DELLA GUERRA IN UCRAINA STRAVOLGONO IL CALCIOMERCATO - I CALCIATORI E GLI ALLENATORI STRANIERI IMPIEGATI NEI CAMPIONATI RUSSO E UCRAINO VEDRANNO I LORO CONTRATTI "SOSPESI" FINO ALLA FINE DELLA STAGIONE E POTRANNO ANDARE A GIOCARE IN PRESTITO 3 MESI – LO STOP DELLE PRINCIPALI LEGHE EUROPEE. AL MOMENTO SOLO IL PORTOGALLO HA DATO L’OK (E IN PARTE LA FRANCIA). I PROBLEMI LEGATI ALLE LISTE DEI GIOCATORI GIÀ PRESENTATE DOPO LA CHIUSURA DELLA SESSIONE INVERNALE DI CALCIOMERCATO E QUELLI RELATIVI AL NUMERO MASSIMO DI SLOT CONSENTITI PER I CALCIATORI EXTRACOMUNITARI…

-


Da goal.com

de zerbi

La crisi tra Russia e Ucraina sta portando, come di logico, ripercussioni dirette anche sul calcio. I campionati vanno verso uno stop e soprattutto i giocatori, gli attori protagonisti, stanno lasciando i territori di guerra alla ricerca di un posto sicuro.

 

Con un comunicato diramato a inizio marzo la FIFA ha annunciato di aver accordato la sospensione dei contratti dei calciatori professionisti stranieri che giocano in Russia e in Ucraina fino al 30 giugno 2022. Non si tratterà di una risoluzione, ma una sospensione unilaterale che permetterà ai giocatori di trovarsi una nuova squadra fino alla fine della stagione. Una sorta di ‘prestito’, che sarà valido anche per i giocatori ucraini che militano nel campionato ucraino.

 

Anche la Serie A apre alla possibilità di tesserare due giocatori per squadra in partenza da Russia e Ucraina. La FIGC è al lavoro per permettere la deroga, compresi i cambi di lista, ma non per quanto riguarda gli extracomunitari.

 

 

GLI EFFETTI DELLA GUERRA

Da sport.sky.it

 

DAVID NERES

I calciatori e gli allenatori stranieri impiegati nei campionati russo e ucraino vedranno i loro contratti "sospesi" fino alla fine della stagione e potranno impegnarsi liberamente altrove in primavera, ha annunciato la Fifa con un comunicato diffuso nella serata di lunedì. Da parte russa, bandita dal mondo sportivo dopo l'invasione dell'Ucraina e privata delle competizioni internazionali, l'obiettivo è "facilitare la partenza" di tutti coloro che non hanno trovato un accordo con i propri club, spiega l'organismo mondiale.

 

Avranno quindi "diritto di sospendere unilateralmente il contratto di lavoro" fino al 30 giugno 2022, e potranno impegnarsi in un altro campionato "al più tardi il 7 aprile", anche fuori dai periodi di trasferimento. I giocatori stranieri e gli allenatori in Ucraina beneficeranno della stessa disposizione, per consentire loro di "lavorare e percepire uno stipendio" mentre "tutelano i club ucraini" fermati dagli scontri. Infine, i giocatori minori in fuga dall'Ucraina saranno trattati dalla Fifa come minori rifugiati, accedendo così al mercato internazionale normalmente chiuso ai minori di 18 anni.

 

LAXALT

La Fifa, che ha già bandito la Russia dai Mondiali del 2022 ma rischia un appello alla giustizia sportiva contro questa decisione, "ha ribadito la sua condanna dell'uso della forza da parte della Russia in Ucraina" e ha chiesto "una pronta cessazione delle ostilità"

MARLON