ALLA FACCIA DEI "PETROLDOLLARI" – ALCUNE SQUADRE DI CALCIO DELL’ARABIA SAUDITA NON HANNO PAGATO GLI STIPENDI AI GIOCATORI E AGLI ALLENATORI. È IL CASO DELL’ AL AHLI: LISANDRO ALZUGARAY, CENTROCAMPISTA, SI È INFORTUNATO ED È STATO CACCIATO “PERCHÉ ASSENTE DAGLI ALLENAMENTI SENZA GIUSTIFICAZIONE”. ORA IL CLUB È STATO CONDANNATO DALLA FIFA A RISARCIRLO CON 750 MILA DOLLARI – LE CAUSE DEI GIOCATORI CONTRO LE SQUADRE SAUDITE SONO 21 PER UN TOTALE DI 16 MILIONI DI EURO

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Da www.ilnapolista.it

 

LISANDRO Alzugaray

Il lato oscuro del calcio saudita comprende cause legali intentate contro i club arabi da ex giocatori. Ad avvicinare la lente d’ingrandimento sulla Saudi Pro League è The Athletic che racconta la storia di Alzugaray. Si tratta di un giocatore ecuadoriano che ha giocato in Arabia Saudita, nell’Al Ahli:

 

“Lisandro Alzugaray era un giocatore dell’Al Ahli solo da otto giorni quando si è infortunato durante un’amichevole pre-campionato contro l’Al Raed la scorsa estate. A Jeddah la diagnosi, una distorsione alla caviglia, che lo ha tenuto fuori  per un mese. Una lettera inviata dai dirigenti dell’Al Ahli lo informava che il suo contratto era stato risolto perché assente dagli allenamenti in maniera ingiustificata“.

LISANDRO Alzugaray

 

Tuttavia, i dirigenti dell’Al Ahli non hanno notato che era un loro giocatore da soli 38 giorni. Alzugaray allora ha deciso di rivolgersi alla Fifa che ha condannato al risarcimento il club:

 

“Un comitato indipendente ha avuto una visione negativa delle azioni di Al Ahli. Oltre a 260.000 dollari (210.000 sterline) per coprire un compenso concordato e un mese di stipendio non pagato, il club – che era stato successivamente rilevato dal Fondo di investimento pubblico (PIF) dell’Arabia Saudita – è stato condannato a pagare $ 490.000 a titolo di risarcimento per una violazione del contratto. Un totale di $ 750.000“.

 

Al Ahli

Questa è una delle 21 cause totali intentate contro i club sauditi, tutte vinte dai calciatori. “Il totale ordinato da pagare ai giocatori supera i 16 milioni di dollari”. La Saudi Pro League fino all’anno scorso era famosa per i mancati pagamenti degli stipendi ai giocatori. Un problema che coinvolge anche gli allenatori:

 

“La Fifa ha anche ascoltato una lunga lista di controversie sui pagamenti tra lo staff tecnico e i club. Quattordici allenatori hanno agito attraverso l’organo di governo internazionale per recuperare i soldi dovuti solo negli ultimi 12 mesi, con Al Ahli, Al Raed e Al Ittihad tra i club coinvolti”

 

Il peggiore dei club sauditi sembra proprio Al-Ahli, la squadra di Mahrez, Firmino, Kessie, Demiral, di Gabri Veiga e di tanti altri. Tanto che la Fifa ha punito il club vietandogli di “tesserare nuovi calciatori, sia a livello nazionale che internazionale, per due intere finestre di mercato consecutivi”.

Al Ahli

 

La società si è poi appellata alla Corte Arbitrale dello Sport vincendo così un ricorso che gli ha permesso l’ultima faraonica finestra di mercato. Anche l’Al Nassr ha avuto parecchi problemi:

 

“L’Al Nassr si è già trovato soggetto a un embargo temporaneo sui trasferimenti quest’estate quando gli è stato vietato dalla Fifa di registrare nuovi giocatori a causa di “debiti in sospeso” da un trasferimento che li ha visti ingaggiare l’attaccante nigeriano Ahmed Musa dal Leicester City nel 2018. L’immagine del calcio saudita potrebbe cambiare, ma i casi legali che persistono sottolineano che non è sempre stato un luogo felice per esercitare scambi commerciali con giocatori e allenatori”.

Al Ahli