FATTA L'ITALIA, BISOGNA FARE… GLI AZZURRI - A UN MESE DALL'INIZIO DI EURO2024, IL C.T. LUCIANO SPALLETTI DEVE ANCORA LIMARE ALCUNI DETTAGLI PER PREPARARE AL MEGLIO LA SQUADRA AL TORNEO - RISOLTO IL "REBUS" CENTRAVANTI (SCAMACCA SI TROVA IN UNO STATO DI GRAZIA) E ANCHE QUELLO DEL MODULO (IL 3-4-2-1 "FLUIDO" SARA' LA BASE DI PARTENZA), ADESSO L'OBIETTIVO DEL TECNICO DI CERTALDO È DI CEMENTARE IL GRUPPO E...
-1. CREARE UN GRUPPO LA MISSIONE DI LUCIANO
Estratto dell'articolo di Alessandro Bocci per il “Corriere della Sera”
Se c’è un momento in cui la Nazionale diventerà del suo allenatore, Luciano Spalletti, è proprio adesso. […] Spalletti sino adesso ha allenato a singhiozzo, tre raduni tra settembre e novembre per staccare, con qualche apprensione, il biglietto per la Germania e la compressa tournée americana a marzo. Ora avrà tempo e modo per cementare il gruppo, trasmettergli i suoi valori e i suoi principi tattici.
Luciano non è un selezionatore, ma un allenatore che per sfruttare il potenziale della squadra ha bisogno di entrare in connessione con quelli che allena, come è successo a Napoli, lo scudetto 33 anni dopo Maradona, un miracolo sotto il Vesuvio.
Le fortune o le disgrazie dell’Italia nasceranno nel ritiro di Coverciano dal 30 maggio, 10 giorni con due amichevoli per perfezionare il 3-4-2-1 liquido sperimentato negli Stati Uniti che potrebbe diventare la base di partenza e non solo alternativo al 4-3-3 e far capire a ogni singolo giocatore il valore della maglia azzurra. Quello che abbiamo visto sinora non basta. Bisogna salire di livello, cominciare l’Europeo con l’idea di poter arrivare in fondo e alzare, perché no, la Coppa un’altra volta. […]
Non siamo i più forti, ma possiamo essere i più bravi. La prima missione è ridare dignità e entusiasmo all’Italia: sarebbe il trampolino di lancio perfetto verso il Mondiale americano tra due anni.
2. AZZURRO BRILLANTE SOPRA BERLINO
Estratto dell'articolo di Carlos Passerini, Paolo Tomaselli per il “Corriere della Sera”
L’ ordine di lavoro di Luciano Spalletti è preciso: «Dobbiamo salire di livello». Rispetto allo 0-0 sofferto di Leverkusen con l’Ucraina, che ha qualificato l’Italia all’Europeo. E rispetto alle due amichevoli negli Usa vinte con Venezuela ed Ecuador. Ma soprattutto in vista di un girone duro con Albania, Spagna e Croazia e di un titolo da campioni in carica che per tutti, a partire dai bookmaker che per ora lo pagano fra le 12 e le 15 volte, è duro, se non improbabile, da confermare.
A un mese dal via del torneo, questa Italia outsider non è ancora sicura del vestito che indosserà (probabile il 3-4-2-1 senza mai dismettere il 4-3-3) però si gode la crescita di tanti uomini chiave, a partire dal blocco dell’Inter che ha dominato il campionato. Ma la crescita della Roma sotto la gestione De Rossi e il boom dell’Atalanta consegnano al c.t. altri giocatori che stanno bene, di testa e di gambe. Da Barella a Pellegrini, da Dimarco a Bastoni, fino a Scamacca: prima nel ruolo speciale del figlio prodigo e poi del bomber al Grande Esame.
[…] Così come sarà un mese chiave anche per gli azzurrabili della Roma, rigenerati da De Rossi. Mancini è il simbolo della metamorfosi: il rissoso stopper dei tempi di Mou ha lasciato il posto a un centrale modernissimo capace di segnare gol pesanti, come quelli che hanno eliminato il Milan dall’Europa. Anche Pellegrini sembra un altro ed è tornato un punto di riferimento della manovra, capace come pochi in Italia di abbinare le due fasi del gioco. Sta bene come non mai pure El Shaarawy, che a 31 anni corre come un ragazzino, con una nuova maturità.
Proprio la maturità è la chiave per un gruppo che rispetto al trionfo del 2021 ha perso i capitani Chiellini e Bonucci, oltre a Verratti, Insigne e Immobile. Barella è il simbolo del blocco interista, ormai un leader che con Jorginho, che ha appena rinnovato con l’Arsenal e può ancora vincere la Premier, è il cuore dell’Italia. Oltre al cagliaritano, anche Acerbi, Bastoni, Dimarco — la vera novità rispetto all’era Mancini — e il rampante Frattesi arrivano carichi e freschi all’appuntamento con la Germania: un particolare, quello della brillantezza psicofisica che può fare la differenza, assieme all’esuberanza degli ultimi arrivati o di quelli che sperano in un posto tra i 26.Da Buongiorno a Cambiaso, da Bellanova a Calafiori, passando per Ruggeri e Folorunsho. […]