IL FUTURO DI QUEL TORO DA MONTA DI CHRIS HORNER RESTA IN BILICO - SCAGIONATO DALLE ACCUSE DI “COMPORTAMENTI IMPROPRI” AI DANNI DI UNA DIPENDENTE, IL CAPO DEL MURETTO RED BULL RESTA PER ORA AL SUO POSTO (MA LEI PUÒ ANCORA RICORRERE IN APPELLO) - SI ERA PARLATO DI UNA FRONDA ALL'INTERNO DELLA SCUDERIA, AL PUNTO CHE VERSTAPPEN E' RIMASTO FREDDO SUI GUAI DEL TEAM PRINCIPAL – LA MOGLIE DI HORNER, L'EX "SPICE GIRL" GERI HALLIWELL, LO HA SOSTENUTO PER TUTTO IL TEMPO…

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Daniele Sparisci per corriere.it - Estratti

 

chris horner

Dato per spacciato, pressato da più fronti alle dimissioni, fino a ieri sera il suo destino sembrava segnato. E invece Christian Horner ha resistito nel più clamoroso epilogo di una vicenda che ha rischiato di travolgerlo, gettando profondi imbarazzi su tutta la F1. 

 

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Lo ha deciso il board della Casa madre, la Red Bull GMBH in Austria comunicando l’esito delle indagini condotte da un legale indipendente per far luce sul caso: «La Red Bull è convinta che l’inchiesta sia stata condotta in modo onesto, rigoroso e imparziale» . Nessun dettaglio sulla natura delle accuse che restano «confidenziali» e «contengono elementi coperti dalla privacy». La dipendente potrà fare ricorso, ma a questo punto appare difficile che possa ottenere qualcosa di più attraverso le vie interne, l’alternativa resta la giustizia ordinaria.

chris horner GERI HALLIWELL

 

 

Horner, marito dell’ex Spice Girls Geri Haliwell , aveva preso un aereo questa mattina per il Bahrain, ha sempre negato ogni accusa e si è presentato sia al lancio della nuova macchina che ai test pre-campionato. E adesso guiderà la squadra campione del mondo alla conquista di altri titoli, il suo ruolo all’interno del team non è in discussione. Al verdetto si è arrivati dopo un’audizione durata 9 ore a Londra, dopo interviste condotte all’interno della Scuderia di Milton Keynes, dopo un report di oltre cento pagine. La decisione è arrivata in extremis, da settimana la pressione sul boss inglese era insostenibile: l’ad della Ford, Jim Farley, aveva scritto una lettera per chiedere chiarezza, una mossa inusuale per un top manager del suo livello. In gioco c’era persino l’alleanza con il costruttore americano sui motori 2026.

chris horner GERI HALLIWELL

 

Quella di Horner è una vittoria pesante contro la fronda interna, si è parlato di uno scontro con Jos Verstappen, il papà di Max. Ma non solo. Di una fazione austriaca legata a figlio di Dietrich Mateschitz, il co-fondatore della Red Bull scomparso nel 2022, che detiene il 49% delle azioni dell’azienda di bevande energetiche. La maggioranza delle quote però, il 51% è in mano a Vorayuth Yoovidhya, rampollo thailandese e fedele alleato di Horner.

 

A questo punto sarà interessante seguire le evoluzioni all’interno della Red Bull Racing, se il team principal procederà a cambiare uomini ed equilibri. Max Verstappen, nelle dichiarazioni delle ultime settimane, è apparso distaccato e freddino. Helmut Marko, il consulente della Scuderia — vicinissimo al clan Mateschitz- si era limitato a dichiarazioni di circostanza: «Speriamo che le turbolenze passino». Ma passeranno davvero con questa «sentenza»?

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