GRAVINA A TUTTO CAMPO - LA RICONFERMA ALLA PRESIDENZA FIGC E L’ISPIRAZIONE DI SENECA, GLI EUROPEI, LA SUPERLEGA, IL PROFESSIONISMO NEL CALCIO FEMMINILE, I CONTI DEL CALCIO, L’INGRESSO DEI FONDI, IL RINNOVO DI MANCINI. IL PRESIDENTE FIGC PARLA A “CAMPIONI DEL MONDO” SU RADIO 2: “L’ASSENZA DEL MINISTERO DELLO SPORT? VOGLIO COGLIERE IL LATO POSITIVO DELLA SCELTA DI DRAGHI...” ECCO QUAL E'
-Dagonews
La riconferma alla presidenza Figc, gli Europei, la Superlega, l’assenza del ministero dello sport, il rinnovo di Mancini. Gabriele Gravina a “Campioni del Mondo” su Rai Radio2 parla della sua rielezione con percentuali bulgare (73,45% dei voti) e lo fa partendo da una citazione di Seneca: “Non è perché le cose difficili che non osiamo farle, è perché non osiamo farle che diventano difficili”
Sul ritorno negli Stadi, il DPCM non permette fughe in avanti: “Non possiamo vantare un diritto in questo momento rispetto ad altre categorie per quanto riguarda la fruizione dello spettacolo da parte dei tifosi. I tifosi ci mancano, inutile dirlo. Dobbiamo prepararci almeno per il campionato europeo ad avere un po' più di spettatori.
Intanto l’'Inghilterra, che è molto più avanti con i vaccini, si è proposta per ospitare la fase finale dell'europeo. “Devo fermarmi ad un riferimento certo che sono le indicazioni che la UEFA ha dato sul fatto che il campionato rimane nella sua struttura organizzativa così come è stato ideato, progettato e organizzato. Noi stiamo andando avanti con i nostri lavori per la fase finale e il 5 aprile avremo un incontro con tutte le altre federazioni e quella sarà la data decisiva”.
Le ragazze del calcio si sono qualificate per l'europeo. Quando una riforma che doterà anche le calciatrici del professionismo? “Attualmente c’è un decreto attuativo in cui è previsto l'introduzione del professionismo nel mondo dello sport femminile. Noi siamo stati dei precursori perché abbiamo adottato una delibera in tempi non sospetti che lo ha fissato a partire dal campionato 2022/23".
Il presidente della Figc parla anche dei conti del calcio (“a me non preoccupano”), dell’ingresso dei fondi (“Io sono imprenditore e amo più il progetto. Il fondo non è la soluzione al problema”) e chiude le porte alla Superlega: “Penalizzerebbe moltissimo quella dimensione di territorialità, di nazionalità che rende anche molto vivo, molto attivo il nostro campionato e noi su questo non siamo assolutamente d'accordo”. Sul fatto che non sia stato nominato un ministro dello sport e neanche un sottosegretario, Gravina coglie il lato positivo della scelta di Draghi: “Mi avrebbe fatto piacere un ministero con portafoglio, avrebbe restituito dignità allo sport ma il premier considera il mondo dello sport tanto importante da tenerlo per sé, almeno per ora. Sono tranquillo, continueremo a lavorare in sintonia”. Sul rinnovo di Mancini, il numero 1 del calcio italiano si dice sereno: “Con il ct troveremo un accordo nel più breve tempo possibile, per il rinnovo”