INDOSSARE LA FASCIA DI CAPITANO NON HA MAI PORTATO COSÌ SFIGA - ROMAGNOLI HA PERSO IL POSTO AL MILAN, CHIELLINI DOPO LA VITTORIA DELL'EUROPEO NON HA PIÙ UN CONTRATTO CON LA JUVE, INSIGNE SE NON SI TAGLIA L'INGAGGIO DOVRÀ ANDARE VIA DA NAPOLI: TRE SIMBOLI TRATTATI A PESCI IN FACCIA - E ANCHE PELLEGRINI ALLA ROMA, HANDANOVIC ALL'INTER E BELOTTI AL TORO RISCHIANO DI NON TROVARE L'ACCORDO PER IL RINNOVO...
-Federico Strumolo per “Libero Quotidiano”
Sono tempi duri per i capitani delle grandi di serie A, tra contratti non rinnovati ed altri in scadenza alla fine della stagione. Chiedere, per conferma, al Milan, la cui situazione offre una perfetta diapositiva della tremenda estate di chi indossa la fascia. Con il capitano Romagnoli, in partenza, causa contratto in scadenza nel 2022 e titolarità persa.
L'arrivo durante il mercato di gennaio di Tomori dal Chelsea ha infatti portato Romagnoli, considerato intoccabile dal suo arrivo nel 2015 a Milano, in panchina nel giro di poche settimane. Merito delle sontuose prestazioni del centrale inglese e di un periodo di appannamento dell'italiano (che ha anche perso la Nazionale).
Ma non è tutto. Perché se la situazione del capitano del Milan è problematica, è invece compromessa quella del suo vice, Donnarumma. Il portierone campione d'Europa, infatti, ha indossato la fascia in tutti gli incontri in cui è mancato il titolare nella scorsa stagione, ma ha lasciato il Diavolo a parametro zero per firmare con il Paris Saint-Germain.
E parlando di protagonisti delle notti magiche azzurre, è impossibile non citare la bizzarra circostanza di cui è protagonista il capitano dell'Italia Chiellini. Che non può essere considerato tale della Juventus, nonostante la fascia indossata dal 2018 (dopo la partenza di Buffon, passato anche lui al Psg). Sì, perché Chiellini è ufficialmente svincolato.
Il suo contratto con la Vecchia Signora è scaduto il 30 giugno e nonostante apparisse scontato un rinnovo, la firma non è ancora arrivata. L'enorme Europeo giocato dal 36enne sembrava favorire un lieto fine, ma le parole del procuratore Lippi gettano ombre sulla questione: «Giorgio vuole la Juve, ma i matrimoni si fanno in due».
E non è poi così diversa la situazione di Insigne al Napoli. L'accordo tra il capitano ed il club azzurro scade al termine di questa stagione, ma il presidente Aurelio De Laurentiis ha già fatto sapere che Insigne rinnoverà solo accettando una riduzione dell'ingaggio (attualmente di 4,6 milioni a stagione).
È delicato anche il momento di Pellegrini, che con Insigne condivide la scadenza di contratto al 2022. La trattativa per il rinnovo con la Roma è bloccata e fino al 30 luglio il giocatore potrà lasciare la capitale grazie alla clausola rescissoria da 30 milioni presente nell'accordo.
E la maledizione dei capitani non risparmia nemmeno i campioni d'Italia: Handanovic, spesso criticato dai tifosi, è all'ultimo anno di contratto e potrebbe lasciare l'Inter alla fine della stagione.
Tutto questo senza pensare a Belotti, ancora in attesa di rinnovo a Torino, e a pochi mesi dalla bufera vissuta all'Atalanta per l'addio a gennaio dell'allora capitano Gomez (finito al Siviglia) dopo il litigio con Gasperini. La vita da capitano non è mai stata così difficile.