JASMINE, CHE PECCATO! SOTTO GLI OCCHI DI ZENDAYA, TOM CRUISE, HUGH JACKMAN E MARTINA NAVRATILOVA, SFUMA DOPO UNA BATTAGLIA DI TRE SET IL SOGNO WIMBLEDON DI JASMINE PAOLINI. TRIONFA BARBORA KREJICKOVA, NUMERO 32 DEL RANKING – LA TENNISTA AZZURRA, LA PRIMA ITALIANA A DISPUTARE UNA FINALE NEL TORNEO INGLESE, DA LUNEDI’ SARA’ NUMERO 5 DEL MONDO - FLAVIA PENNETTA: “PAOLINI HA FATTO MEGLIO DI SINNER. DUE FINALI SLAM CONSECUTIVE (ROLAND GARROS E WIMBLEDON) SONO MEMORABILI" - VIDEO
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A dream realised ?
— Wimbledon (@Wimbledon) July 13, 2024
Barbora Krejcikova is a #Wimbledon singles champion for the first time, defeating Jasmine Paolini 6-2, 2-6, 6-4 ?? ? pic.twitter.com/k15QgL7Buz
Si è infranto in finale il sogno di Jasmine Paolini di diventare la prima italiana di sempre a trionfare a Wimbledon. La tennista azzurra ha perso in tre set (6-2, 2-6, 6-4) la battaglia contro la ceca Barbora Krejcikova, che sull'erba londinese ha conquistato il suo secondo Slam in carriera dopo il Roland Garros del 2021. Per Paolini, che da lunedì sarà numero 5 del ranking WTA, un'altra finale amara dopo quella dell'Open di Francia.
FLAVIA PENNETTA
Flavia Pennetta, ex tennista vincitrice dello Us Open nel 2015, ha rilasciato un’intervista per Repubblica, dove ha parlato dell’incredibile successo che Jasmine Paolini sta avendo.
Va bene, non diciamo nulla sull’esito della finale, ma qualche parola su Jasmine Paolini sì.
«Fantastica. Una progressione impressionante in pochi mesi. Complimenti».
Non vi siete mai incrociate…
«È così. Io ho smesso nel 2015, lo annunciai a New York se ricordate… Jasmine credo che all’epoca non avesse ancora vent’anni… poi non c’è stata occasione. Di lei so solo che ha iniziato a giocare grazie alla passione per il tennis dello zio, e che era molto determinata».
Accennava alla sua esplosione repentina, invece voi quattro – lei, Schiavone, Errani e Vinci, le leggende della Fed Cup e degli Slam – avevate seguito e vissuto un percorso.
«Vero, abbiamo avuto tutte una continuità di anni, di risultati: dai successi delle Fed Cup fino poi a quelli individuali. Noi ci siamo spinte l’un l’altra, Jasmine ha fatto tutto da sola».
Volendo fare un’analisi, quali sono le ragioni?
«Secondo me sono due i fattori che spiegano il suo meraviglioso momento: il primo, l’ essersi messa in discussione, andando a Tirrenia, accettando il nuovo. Peraltro è lì che ha fatto l’incontro sportivo della vita, cioè Renzo Furlan. Si vede a occhio che parlano la stessa lingua, si trovano all’unisono».
E il secondo fattore?
«Beh, nel Tour della Wta, non c’è una dominatrice tipo Serena Williams, per dire. Abbiamo Iga Swiatek che sul rosso non è avvicinabile, ma per il resto sono tutte giocabili: la stessa Sabalenka alterna giorni buoni e altri no».
Quindi brava sì a migliorare, Jasmine, e anche a trovarsi al posto giusto nel momento giusto.
«Sì. Ripeto, Jasmine ha avuto il coraggio di seguire e ascoltare il suo coach. Non lo fanno tutte. Si vede che è diventata un’altra giocatrice rispetto a un anno fa».
Insomma, le donne stanno rimettendo su la testa, non più solo Sinner e i suoi fratelli.
«Per come la vedo io Jasmine Paolini ha fatto meglio dei maschi. Sì, Jannik ha vinto uno Slam, ma due finali di seguito – Roland Garros e Wimbledon poi – sono impresa memorabile. E poi ha vinto un Wta 1000…».