“L'UEFA? PRIMA O POI LO SFANCULAMENTO ARRIVERA’” – DE LAURENTIIS SENZA FRENI: "GIOCARE TANTE PARTITE IN POCO TEMPO, RISCHIANDO CROCIATI, MENISCHI METTE A RISCHIO IL VALORE DELLA SOCIETÀ. IL CALENDARIO COMPRESSO OFFENDE IL TIFOSO. POI C'È IL COVID, NON SI PUÒ ANDARE ALL'ESTERO E TU MI MANDI 13 CALCIATORI FUORI DALL'ITALIA? E ADESSO, SE ALCUNI DI LORO DEVONO ANDARE IN QUARANTENA COME RICOMINCIAMO IL CAMPIONATO IL 20 SETTEMBRE? A ME SEMBRA 'A PAZZIELLA 'MMANE E' CRIATURE" - POI ESALTA IN NUOVO ACQUISTO OSIMHEN – KOULIBALY E MILIK IN USCITA - VIDEO
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(ANSA) Nel Forum con chef ed esperti si è parlato di alimentazione, ma il patron azzurro ha chiuso parlando di calcio e attaccando nuovamente l'Uefa per il calendario molto intenso della stagione al via:
"Si naviga al buio - ha detto De Laurentiis - dipendiamo dalla Uefa che dovrebbe essere il nostro alto segretariato, e che invece decide che le nazionali devono giocare l'Europeo a giugno e quindi dobbiamo fare un calendario compresso e giocare tante partite in poco tempo, rischiando crociati, menischi e mettendo a rischio il valore della società".
Al tifoso importa marginalmente della nazionale - ha aggiunto -, e della Champions e dell'Europa League, anche perché riguarda sei club.
Per il tifoso la massima ambizione è la lotta per lo scudetto e quindi comprimendo il calendario offendi il tifoso: puoi essere Ceferin, l'Uefa, la Fifa ma alla fine fai un danno a te stesso e al calcio italiano, ai 38 milioni di tifosi. Su questo io chiedo spesso agli altri presidenti: voi siete imprenditori o prenditori? Perché non parlate mai?".
IL CALCIO AI TEMPI DEL COVID
"Questa è una grande idiozia della Uefa: ma come, c'è il Covid, non si può andare all'estero e tu mi mandi 13 calciatori fuori dall'Italia? E adesso, come la mettiamo se alcuni di loro tornano e devono andare in quarantena come ricominciamo il campionato il 20 settembre? A me sembra 'a pazziella 'mmane e' criature".