“ABBIAMO SPEDITO IN VACANZA ROBERTO MARTINEZ CON LA FACCIA DA ANTIPATICO E LE SOPRACCIGLIA STRAPPATE A ZIO BERGOMI” - IVAN ZAZZARONI: “ABBIAMO SUBÌTO UN RIGORE INESISTENTE E RIPENSO AI COMMENTI DI CHI LO GIUDICAVA “GENEROSO”. LA SPINTA DI DI LORENZO SU DOKU NON ERA PUNIBILE. NON SIAMO I PIÙ FORTI, MA QUESTO EUROPEO NON È PER I PIÙ FORTI. SIAMO SOLIDI” - LA “VISIONE” DI “CORSPORT” CHE IERI IN PRIMA PAGINA AVEVA LA FOTO DI QUELLI CHE SONO STATI I DUE MARCATORI: INSIGNE E BARELLA…
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Ivan Zazzaroni per il “Corriere dello Sport”
Dimmi che è vero, caro lettore. Dimmi che abbiamo battuto i primi del mondo, e lo sono da tre anni. Dimmi che siamo semifinalisti dell’Europeo, tra i primi quattro del Continente, noi che soltanto tre anni fa eravamo i grandi esclusi da tutto. E dimmi anche che abbiamo fatto fuori Lukaku e De Bruyne e spedito in vacanza Roberto Martinez con la faccia da antipatico e le sopracciglia strappate a zio Bergomi. Dimmi, anzi ricordami che trascorreremo altri quattro giorni da sogno, da qui a martedì, ancora dentro l’evento, ancora protagonisti. Poi sarà di nuovo Wembley, e sarà la Spagna.
Abbiamo fatto la nostra partita per un tempo, il primo. Abbiamo segnato due gol, subìto un rigore inesistente e ripenso ai commenti di chi lo giudicava “generoso”: il rigore non può, né deve essere generoso. O è rigore o non lo è: e la spinta di Di Lorenzo su Doku che, per inciso, ci ha fatto impazzire per 98 minuti, non era punibile.
La ripresa è stata solo sofferenza tra i due momenti in cui abbiamo abbracciato non solo virtualmente Spinazzola: la prima volta quando con un colpo di chiappa ha evitato il pareggio dei belgi, la seconda quando ha lasciato il campo tra le lacrime, lui che è un gioiello di cristallo. Una perdita grave, gravissima.
Non so spiegarvi il segreto di questa Nazionale. Non sono più in grado di farlo. La prima cosa che mi viene in mente è una parola: unità. È una squadra unita: divide per undici ogni istante della partita, vedendola lottare si respira solidarietà, voglia di fare. Ma insieme, sempre insieme. E poi, certo, è anche tanto altro. Non siamo i più forti, ma questo Europeo non è per i più forti. Siamo solidi: il livello non è peraltro elevatissimo, non ci sono distanze tecniche insuperabili.
Donnarumma e Chiellini i migliori, ieri sera. Barella e Insigne gli uomini che hanno firmato l’impresa. Non si sono distinite altre individualità. La semifinale è purissima crema, un obiettivo che andrebbe goduto pienamente: viene voglia di accontentarsi, ma dopo aver visto la Spagna andare in difficoltà tanto con la Croazia quanto con la Svizzera, sarebbe sciocco porsi dei limiti. E adesso tutti a letto dopo i caroselli.