“BENZEMA È STATO INSISTENTE, VOLEVA A TUTTI I COSTI CHE IO INCONTRASSI QUELLA PERSONA. NON MI HA PARLATO DI SOLDI, MA…” - AL VIA IL PROCESSO ALL’ATTACCANTE DEL REAL PER IL CASO DEL SEXTAPE DELL'EX COMPAGNO DI SQUADRA MATHIEU VALBUENA CHE ATTACCA: “BENZEMA NON HA VOLUTO AIUTARMI, MI DICEVA "STAI ATTENTO, L'EURO STA ARRIVANDO..." - IL CAMPIONE FRANCESE CERCÒ DI AIUTARE VALBUENA, COME LUI SOSTIENE, O STAVA DALLA PARTE DI CHI RICATTAVA IL COMPAGNO? ORA RISCHIA 5 ANNI...
-Stefano Montefiori per il "Corriere della Sera"
«Benzema è stato insistente, voleva a tutti i costi che io incontrassi questa persona. Non mi ha parlato di soldi, ma in cambio della distruzione del video quella gente non si aspettava certo biglietti per lo stadio. Benzema non ha voluto aiutarmi, mi diceva "stai attento, l'Euro sta arrivando..."».
Ma all'Euro 2016 poi non hanno partecipato né Mathieu Valbuena né Karim Benzema. Il primo, vittima del ricatto, non ha messo più piede in nazionale, e il secondo ha atteso sei anni prima di essere riconvocato nei Bleus, pochi mesi fa. Il campione del Real Madrid Karim Benzema, 33 anni, che vive un momento di grazia ed è tra i candidati al Pallone d'Oro 2021, è sotto processo da ieri a Versailles per il caso del sextape dell'ex compagno di squadra Mathieu Valbuena. Benzema cercò di aiutare Valbuena, come lui sostiene, o stava piuttosto dalla parte di chi ricattava il giocatore, minacciando di rendere pubblico il video di una relazione sessuale tra Valbuena e la sua compagna? Dall'esito del processo dipende la futura carriera di Benzema, che rischia cinque anni di carcere e 75 mila euro di multa assieme ad altri quattro co-imputati.
Il caso comincia nell'estate 2014, quando Mathieu Valbuena, all'epoca in forza all'Olympique de Marseille, cambia telefonino. Non ha voglia di occuparsi personalmente del trasferimento dei dati, e chiede di farlo a Axel Angot, una specie di tuttofare che gravita nel mondo del calcio marsigliese.
Durante l'operazione Angot, che ha molti debiti, trova un video a sfondo sessuale di Valbuena, e pensa di cogliere l'occasione per migliorare la sua situazione finanziaria. Contando sulla «generosità di Valbuena», dirà più tardi durante gli interrogatori, spera di ricavare «almeno 25 mila euro». Angot copia il video su un hard disk esterno e poi contatta Karim Zenati, pregiudicato, amico d'infanzia e protetto del campione Karim Benzema. Zenati spera che Benzema convinca Valbuena a pagare, ma quest' ultimo presenta subito denuncia alla polizia, che mette sotto controllo i telefoni. Il 6 ottobre 2015, nel corso del ritiro prima della partita Francia-Armenia, Benzema parla a Valbuena.
Spiega al compagno di squadra che può presentargli «un uomo di fiducia» in grado di aiutarlo a gestire la situazione. «Attento Math, è gente molto pericolosa», Benzema dice a Valbuena. Poi Benzema telefona all'amico di infanzia Zenati: «Valbuena non ci prende sul serio», gli dice, mettendosi quindi dalla parte dei ricattatori. Benzema e Zenati ridono di Valbuena, Benzema dice che «lo prenderanno a pomodori». Per Zenati «se non vuole il nostro aiuto se la vedrà con i piranhas».
Il processo di Versailles rende più fragile la riappacificazione tra Benzema e l'équipe de France e indebolisce la sua immagine in vista del Pallone d'Oro (29 novembre). Il campione non si è presentato in tribunale, i suoi avvocati hanno evocato ragioni professionali: martedì Benzema ha giocato in Champions League in Ucraina con il Real Madrid contro lo Shaktar Donetsk (vittoria 5 a 0) e ora prepara il Clásico di domenica prossima contro il Barcellona. La sentenza entro venerdì.