“IL CALCIO SI FA SUL CAMPO, NON CON LE PAROLE” – DINO ZOFF PRENDE A PALLONATE LUCIANO SPALLETTI PER LA SUA USCITA ALLA VIGILIA DI ITALIA-ISRAELE (“CI SONO MOLTI ISRAELIANI CHE NON VOGLIONO LA GUERRA E NOI DOBBIAMO CONVINCERNE QUALCUNO IN PIÙ): “DIRE BELLE PAROLE È FACILE PER TUTTI . LO SPORT DOVREBBE RIMANERE TALE, LA POLITICA È SEMPRE DI PARTE” - L'EX CT AZZURRO TORNA SULLE CRITICHE CHE RICEVETTE DA SILVIO BERLUSCONI PER LA FINALE DEGLI EUROPEI PERSA CON LA FRANCIA: “VOLEVA GATTUSO IN MARCATURA SU ZIDANE MA IO HO PREFERITO…”.
-
Italia Israele? “Certamente abbiamo il vantaggio di giocare in casa e di essere la squadra considerata più forte: le componenti sono tutte a nostro favore”. A parlare, ospite di Rai Radio1, a Un Giorno da Pecora, il portiere ed ex ct degli Azzurri Dino Zoff, intervistato da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari. Luciano Spalletti farà giocare Vicario in porta. Cosa ne pensa? “Lui sta facendo molto bene all’estero e si merita questa occasione”.
Ieri il ct italiano è intervenuto sulla guerra in M.O., spiegando che, a suo avviso, dovremmo convincere più israeliani “che la guerra deve finire”. “Il calcio deve fare sul campo non sulle parole. Dire belle parole è sempre facile per tutti, un uomo di sport deve comportarsi di conseguenza”. Quelle parole hanno suscitato molte critiche nei confronti di Spalletti. “Penso che lo sport dovrebbe rimanere tale, la politica è sempre di parte. Io mi sento un uomo di sport”.
A proposito di politica e calcio, lei, da ‘collega’ di Spalletti, subì le famose critiche di Silvio Berlusconi, che voleva Gattuso in marcatura su Zidane nella finale degli europei. “Me lo ricordo benissimo – ha spiegato Zoff a Un Giorno da Pecora -- ma io ho preferito far giocare quelli che erano i migliori in quel momento”. Stasera seguirà il match? “Si, certo”. Ed è uno di quelli che si arrabbia per l’andamento della partita davanti alla tv? “Più che per la partita, quando sento certi commenti giornalistici, certe telecronache, butterei la tv di sotto…”