“DIO È TORNATO E VI GUARDA DALL'ALTO”. IBRAHIMOVIC, DOPO DUE TAMPONI NEGATIVI, HA OTTENUTO L'AUTORIZZAZIONE A USCIRE DA MILANELLO E SI È MESSO A VERGARE MESSAGGI CRIPTICI: “O GIOCHI PER VINCERE O NON GIOCHI”. CON CHI CE L' HA? IL MILAN TREMA, RINNOVO DIFFICILE – IL CLUB ROSSONERO POTREBBE RIPARTIRE DALLA COPPIA RANGNICK-NAGELSMANN
-Carlos Passerini per il “Corriere della Sera”
«Dio è tornato e vi guarda dall' alto». A Zlatan Ibrahimovic l' autostima non è mai mancata, ieri è però arrivato perfino a paragonarsi all' Altissimo. E in altissimo era per davvero: dal suo attico in centro a Milano, zona Porta Nuova, osservava la città dopo i giorni di quarantena trascorsi in totale solitudine a Milanello. Dopo due tamponi negativi, ha ottenuto l' autorizzazione a uscire. Un post, questo, che è solo l' ennesimo (e il più neutro) di una serie che negli ultimi giorni hanno fatto rumore. «O giochi per vincere o non giochi», il primo messaggio, martedì. Ieri mattina il bis: «La mia passione, il mio lavoro. Ricordatevelo».
Ibra scrive, il Diavolo trema.
Con chi ce l' ha? A chi sono diretti quei messaggi? Al Milan?
O sono solo spot social? C' è chi osserva che Ibra è uno che dice le cose in faccia. E che non ha di certo bisogno di mezze frasi per dire ciò che pensa. Tutto vero, l' uomo lo conosciamo. Ed è ormai chiaro a tutti che con i social un po' ci gioca, o meglio ci fa soldi, con l' obiettivo più che legittimo di aumentare il suo numero di follower, che di fatto sono anche clienti. Più seguaci, più visibilità, più marketing: che ci sia da vendere una mentina o una maglietta. Un dato su tutti: su Instagram, che gestisce da solo, senza agenzie o pr, Zlatan ha 43 milioni di follower. Il Milan 7,7. Quindi è evidente che ogni post, meglio ancora se sibillino, vale oro. Ibra non è solo un brillante imprenditore: è il brand di se stesso.
Allo stesso tempo conosciamo però anche il suo orgoglio, quello stesso orgoglio che in queste settimane gli sta facendo maturare la convinzione di chiudere a fine stagione la sua esperienza col Milan. Ecco perché quei messaggi sembrano in realtà andare proprio in quella direzione. La sua intenzione, assicura chi gli sta vicino, non è però quella di pressare il Milan.
Semplicemente perché Ibra ha ormai quasi deciso.
Dopo l' addio di Boban, dopo le parole di Maldini su Rangnick dell' altro giorno, il futuro suo e quello del Diavolo hanno preso direzioni divergenti. Il suo contratto scade a fine giugno, finora l' ad rossonero Gazidis non gli ha proposto il rinnovo. E Zlatan non lo aspetta. Questi due mesi trascorsi in Svezia con la sua famiglia, che a Milano non lo ha mai raggiunto, gli hanno chiarito le idee.
L' Hammarby, club di cui è proprietario, potrebbe essere la soluzione ideale. Lassù ne sono convinti. E anche il suo agente Raiola, inizialmente contrario, ora approva.