“LA HAKA E’ STORIA E NON SI VENDE” - GLI ALL BLACKS PLACCANO I FONDI USA CHE HANNO OFFERTO 276 MILIONI PER I DIRITTI DELLA DANZA MAORI DEI RUGBISTI. LA FEDERAZIONE NEOZELANDESE È AL VERDE MA I GIOCATORI NEOZELANDESI FANNO MURO: "NON VENDIAMO 129 ANNI (IN REALTÀ 133, NDR) ANNI DI STORIA E IL TALENTO E I RISULTATI RAGGIUNTI PERCHÉ...” – VIDEO

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Paolo Ricci Bitti per “il Messaggero”

 

la haka degli all blacks prima della finale contro gli australiani

Per quanto vi sembrerà strano, ci sono giocatori professionisti che preferiscono rischiare di essere pagati di meno e persino di perdere il contratto invece che vendere la storia della maglia tutta nera con la felce argentea che spicca sul loro petto. Invece che guerreggiare con orgoglio la Haka, la danza Maori, per arricchire qualcuno che non fa parte degli All Blacks, la nazionale più vincente in assoluto da quando l'uomo ha trovato il tempo di fare sport.

 

Il braccio di ferro infiamma la Nuova Zelanda che almeno s' è lasciata alle spalle il Covid: da una parte la Federazione che piange perdite pesanti (45 milioni di euro, un terzo del budget), dall'altra l'associazione dei giocatori che con una lettera di 8 pagine ha bocciato la favolosa offerta di 276 milioni di euro che il fondo americano Silver Lake ha messo sul piatto per il 15% dei diritti commerciali degli All Blacks (danza Maori compresa) che valgono un Perù, tanto che aziende come l'Adidas riservano contratti ultradecennali solo ai tutti neri, nel tempo libero vestiti dalla veneta Replay.

 

gli all blacks in nella haka a freccia

Per il fondo Usa il marchio tutto nero, in cui s' identifica anima e corpo una nazione di 4,5 milioni di abitanti agli antipodi dell'Italia, è fra i primi 5 al mondo e vale 1,7 miliardi di euro (il colosso Manchester United arriva a 3,1). Il rugby a 15, insomma, è diventato professionistico solo nel 1995 e disputa la Coppa del Mondo solo dal 1987 (Inghilterra e Irlanda erano contro!), ma ha bruciato in fretta le tappe salvo poi scoprire che per tenere in piedi la baracca serve un mucchio di soldi. Ed ecco l'americano Cvc che ha appena comprato con 350 milioni di euro il 14% del Sei Nazioni, per dire della corsa al rugby di questi fondi che mirano al sodo, al profitto.

 

all blacks nuova haka

Adesso l'Union neozelandese tre volte campione del mondo (record) insiste sul fatto che non perderà il controllo del vapore e che quei dollari saranno benedetti anche per diffondere il rugby fra i giovani kiwi. «Non vendiamo 129 anni (in realtà 133, ndr) anni di Storia - scrive però l'associazione dei giocatori, donne comprese - e il talento e i risultati raggiunti perché siamo quelli che siamo: nessun altro l'ha fatto perché nessun altro avrebbe potuto farlo».

 

ALL BLACKS 9

La polemica coinvolge ovviamente anche l'Haka, anche se va ricordato che dopo le prime e un po' impacciate esibizioni nei tour dal 1888 in poi, solo dal 1987, in occasione dei primi mondiali in casa, la danza-rito di guerra Maori ha guadagnato la fama mondiale finendo per assumere - neozelandesi contenti dei contanti - anche le connotazioni di un marchio commerciale.

 

ALL BLACKS 1

IL SEI NAZIONI Le iniezioni di denaro nel corpaccione del rugby del resto hanno già innescato parecchie varianti e non tutte propriamente positive, vedi l'amara emigrazione dei giovanissimi talenti dalle povere isole del Pacifico (prima tappa spesso in Nuova Zelanda e poi Inghilterra e Francia)oppure la lievitazione dei fisici dei giocatori pro' che produce scontri micidiali. Un'avvisaglia che toccò il mito e lo spirito stesso del gioco risale poi al 1993. Per 110 (centodieci) anni il Torneo allora delle 5 Nazioni aveva prosperato in ogni senso anche senza classifica, compilata solo dai giornali.

all blacks nuova haka 1

 

L'unico coppa era la Calcutta disputata fra Inghilterra e Scozia, tutti gli altri trofei erano virtuali, frequenti gli ex aequo (due punti per la vittoria e uno per il pareggio) senza che alcuno facesse una piega o festeggiasse un grammo di meno: Grand Slam, Triplice Corona, l'anglosassone che batte le altre 3; Cucchiaio di legno, tutti ko. Meraviglioso e unico.

 

ALL BLACKS

Nel 1973 fecero festa in cinque: tutti primi a quota 4 punti. Un capolavoro. Ma nel 1993 lo sponsor del Torneo, una banca, volle più visibilità e cesellò una coppa che non poteva essere divisa, così si introdusse la differenza punti fatti/subiti, e poi 4 anni fa, il cervellotico punteggio australe e i bonus. Ecco stravolta l'anima del Torneo ora identico agli altri. Ecco l'amore per la Storia del gioco che difendono, più del loro stipendio, i giocatori All Blacks.

La Haka neozelandese
all blacks haka 1