“HO AVUTO PAURA DI MORIRE” – PARLA FRANCESCO LATINI, L’ALLENATORE DI UNA SQUADRA DI 13ENNI DI TERNI, BRUTALMENTE AGGREDITO DAL PADRE DI UN BABY CALCIATORE DELLA SQUADRA AVVERSARIA - COLPITO A CALCI E PUGNI, HA TEMUTO DI PERDERE UN RENE ED È STATO RICOVERATO D'URGENZA: “BEN VENGA ANCHE QUESTA MIA ESPERIENZA, SE DOVESSE SERVIRE AD ABBASSARE I TONI DEL CALCIO GIOVANILE"

-

Condividi questo articolo


Emiliano Bernardini per Il Messaggero

 

francesco latini francesco latini

IL CASO TERNI Aggredito alle spalle con un pugno e colpito brutalmente a calci quando era a terra stordito. Una scena di una violenza inaudita avvenuta davanti agli occhi terrorizzati di calciatori tredicenni rimasti pietrificati dalla paura. Il calcio italiano in crisi è anche questo: un padre che entra in campo scavalcando la recinzione del terreno di gioco per colpire a sangue l'allenatore della squadra avversaria.Ma c'è anche, fortunatamente, la parte sana del calcio, quella dei genitori che sono intervenuti tanto per evitare il peggio quanto per fare in modo che l'aggressore non la facesse franca.

 

francesco latini francesco latini

IL DOLORE «Se questa mia esperienza così negativa servisse a fermare la violenza sui campi da calcio, allora forse quello che mi è successo non sarebbe solo dolore e amarezza». Francesco Latini, 32 anni di Narni, allenatore della Nuova Accademia Asd di Terni (Nat), rivive l'incubo di quella folle aggressione subita nel giorno di Pasqua a Gabicce, in occasione di un torneo di calcio giovanile, da parte di romano di 40 anni alto di statura e dal fisico corpulento. Finito in ospedale, l'allenatore della Nat ha rischiato di perdere un rene a causa del calcio ricevuto quando era a terra stordito dal pugno ricevuto.

 

E se non fosse stato per l'intervento provvidenziale dell'allenatore in seconda, Maurizio Santini, oggi Latini faticherebbe sicuramente a parlare. «Mi hanno appena dimesso dall'ospedale diceva ieri pomeriggio Latini ma dovrò osservare un mese di assoluto riposo e fare altri controlli». L'aggressione è scattata perché Latini, insieme al mister dell'altra squadra, era intervenuto per calmare una discussione (breve e finita quasi subito) tra due ragazzi in campo per via di un fallo di gioco. Quando mister Latini ha lasciato dolorante il terreno di gioco si temeva per il peggio, visto come era conciato, poi la prognosi in serata è stata di trenta giorni.

 

francesco latini francesco latini

Per il suo aggressore è in arrivo una denuncia per lesioni gravi, con daspo. È stato identificato grazie all'intervento di un altro genitore, padre di un ragazzo della società di Terni, che è agente di polizia ed ha convinto l'uomo a fornire le sue generalità, prima di avvertire le autorità locali. «Mai avrei creduto racconta lo sfortunato allenatore di vivere nella mia vita un'esperienza così. Ho avuto una paura mai provata prima.

 

Soprattutto quando la domenica notte mi hanno trasferito d'urgenza a Cesena, in codice rosso, con la sala operatoria pronta. Il chirurgo che mi avrebbe dovuto operare, però, ha rimandato tutto alla mattina successiva. Per fortuna, la lesione si è poi stabilizzata, senza più fuoriuscita di sangue. Intervento scongiurato. Un intervento che sarebbe stato delicato e invasivo. Ma io ho davvero avuto paura anche di vedermi da un momento all'altro cambiata la vita. Ho rischiato anche di morire. Se fossi stato solo, non sarei qui a parlare, adesso».

 

Accanto alla denuncia verso l'aggressore, partita d'ufficio, anche lui si muoverà autonomamente per vie legali. «Ma tengo a precisare che non lo faccio per vendetta. Lo faccio solo per il rispetto dei valori in cui crediamo.

 

Se io normalizzo un evento così, abbiamo perso tutti. Vi dirò una cosa, paradossale: Ben venga anche questa mia esperienza, se dovesse servire ad abbassare i toni del calcio giovanile ed essere un primo passo per rivedere le cose».

 

francesco latini francesco latini

«UN PASSIONALE» Il giorno dopo alla Polisportiva Ponte di Nona non si parla d'altro. Gli esordienti del 2009, protagonisti loro malgrado della vicenda, in campo non si vedono. «Uno di loro è risultato positivo e la squadra è in quarantena preventiva» fanno sapere dalla società. Ma tra i genitori delle altre rappresentative la notizia circola di bocca in bocca. Il presidente Mimmo Gaglio e il dirigente Roberto Imbimbo, presente ieri in campo, sono ancora sconcertati per il gesto di quel genitore definito «passionale sì, ma che non aveva mai dato cenni di essere un violento».

 

francesco latini allenatore 3 francesco latini allenatore 3

Il papà lo conoscono tutti perché spesso segue il figlio in maniera passionale: «qualche frase all'arbitro o all'allenatore avversario ma mai nulla di più». In passato si era rivolto con poco garbo ad un allenatore del Ponte di Nona ed era stato subito richiamato. «La decisione - sottolineano Gaglio e Imbimbo - è quella di allontanare il ragazzo» fa sapere il patron. «Ci dispiace tantissimo per lui, tra l'altro è uno dei migliori in prospettiva, ma non possiamo derogare alle regole. Noi siamo prima di tutto educatori e dobbiamo dare un segnale. In questa società abbiamo fatto dell'educazione un vanto. Pensi che prima del Covid avevamo promosso Piccoli cenni d'accademia dove insegnavamo ai ragazzi come comportarsi dentro e fuori dal campo». Da oggi in poi assicurano che saranno ancora più severi.

francesco latini allenatore 5 francesco latini allenatore 5 francesco latini allenatore 2 francesco latini allenatore 2 francesco latini allenatore 6 francesco latini allenatore 6

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...