“HO RACCOLTO DAI COLLEGHI DI GIUNTA LA DISAPPROVAZIONE E L'INDIGNAZIONE PER LE PAROLE DI BINAGHI SUL CONI. HA OFFESO MILIONI DI RAPPRESENTANTI DELLO SPORT” – GIOVANNI MALAGO’ DEMOLISCE IL PRESIDENTE DELLA FEDERTENNIS CHE AVEVA CRITICATO IL COMITATO OLIMPICO (“A COSA SERVE? È UN SISTEMA ASSISTENZIALISTICO E AUTOREFERENZIALE”) - SULLA POSSIBILE STAFFETTA TRA TORINO E MILANO PER LE PROSSIME EDIZIONI DELLE FINALS “MEGALO'” AFFONDA IL COLPO: “SENZA LE OLIMPIADI, NON CI SAREBBE STATO NESSUNO DEI DUE IMPIANTI (INALPI ARENA E ARENA SANTA GIULIA). QUESTO VA FATTO PRESENTE A BINAGHI: IN UN MONDO NORMALE SI DOVREBBE DIRE GRAZIE”
-Erika Primavera per il Corriere dello Sport
«Ho raccolto dai colleghi di Giunta la disapprovazione e l'indignazione per le parole di Binaghi sul Coni. Ha offeso milioni di rappresentanti dello sport e del territorio, i suoi colleghi del Consiglio, i membri di Giunta e del Cio». Giovanni Malagò contro Angelo Binaghi, ennesimo botta e risposta.
Il presidente del Comitato olimpico ha sgranato gli occhi leggendo le dure critiche del numero uno della Federtennis contenute in una recente intervista al Corriere della Sera («A cosa serve?», è «un sistema assistenzialistico e autoreferenziale che ho sempre combattuto», «così com’è non funziona») e ha aspettato la prima occasione formale utile per esternare il disaccordo suo e della Giunta che si è riunita ieri.
Con le Atp Finals sullo sfondo, Malagò si è tolto poi un altro macigno dalle scarpe. La possibile staffetta tra Torino e Milano per le prossime edizioni del torneo gli ha offerto l'occasione per rivendicare quanto sia invece importante l'azione del Coni: «Senza le Olimpiadi, non ci sarebbe stato nessuno dei due impianti (Inalpi Arena e Arena Santa Giulia, ndc). Questo va fatto presente a Binaghi: in un mondo normale si dovrebbe dire grazie».
A proposito di Giochi Olimpici, Malagò ha rassicurato sull'avanzamento dei lavori di Milano Cortina 2026 («Non c'è alcuna criticità, tutto procede a pieno ritmo») e ha suonato la carica in vista di Los Angeles 2028: «Bisogna iniziare a scegliere location e sedi di allenamento considerate le grandi distanze, molti comitati olimpici si sono già mossi».
Il presidente del Cio il 24 e 25 gennaio parteciperà a un incontro in Vaticano, mentre a inizio febbraio, a un anno dal via all'Olimpiade di Milano Cortina, incontrerà le massime istituzioni del Paese.