“IO E BOBO ABBIAMO GIOCATO TROPPO POCO INSIEME, SOLO 11 PARTITE, CAZZO…” – RONALDO-VIERI SHOW SU INSTAGRAM – BOBONE: "SONO ANDATO ALL’INTER PER GIOCARE CON LUI, CHE BATOSTA LO SCUDETTO PERSO ALL’ULTIMA GIORNATA” – RONIE SPIEGA LA ROTTURA CON MORATTI: ECCO COSA SUCCESSE - VENTOLA: "IL 5 MAGGIO? IL GIORNO DOPO GRESKO ERA IN CENTRO A MILANO A FARE SHOPPING: MA COME SI FA? LO SALVÒ LA POLIZIA. ALTRIMENTI…” - VIDEO
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“Io sono andato all’Inter perché c’era Ronie”; “Ma io e Bobo abbiamo giocato troppo poco insieme, solo 11 partite, cazzo…”. Metti una sera su Instagram Vieri e Ronaldo, il Fenomeno. Sono stati insieme all’Inter dal ’99 al 2002, tre anni in cui hanno avuto pochissime opportunità di dimostrare sul campo di essere la coppia più bella del mondo. Bobone riavvolge il nastro. “Sapevo che Lippi stava andando all’Inter, un giorno mi chiama e mi chiede: “Tu che fai?”. Io gli rispondo: “Se c’è da giocare col brasiliano, io vengo”.
“Avevo una voglia di giocare insieme a te…”, ricorda il brasiliano mentre compulsa gli appunti preparati da un suo collaboratore. “Di quelle 11 partite una sono stato anche espulso. Era un derby. Vincevamo 1-0 e alla fine abbiamo perso 2-1. Lippi mi ha massacrato”.
Poi l’infortunio: “E’ stato un periodo bruttissimo, una sofferenza. Non avevo l’esperienza per affrontare quella situazione. Non era una distorsione o un infortunio muscolare: mi è capitata una tendinite... Però ho visto tantissime cose belle di Vieri ovunque. All’Inter, all’Atletico Madrid, alla Lazio. Hai fatto quasi 300 reti…”
C’è una ferita che resta aperta. il 5 maggio. Lo scudetto perso all’Olimpico, contro la Lazio: “Doveva essere così, forse era destino”, sospira Ronie. “Una bella batosta. Ti eri ripreso bene, perdiamo lo scudetto, tu vai al Real e finisce tutto quanto”, ribatte Vieri. “Moratti ha preferito Cuper”, la chiosa del brasiliano.
Flash forward sull’Inter di oggi. “Si stanno riprendendo bene: società nuova, allenatore molto bravo che mette pressione ai giocatori”, spiega Bobone. “Conte è un martello: l’Inter è terza ma è tutto l’anno che è in lotta per lo scudetto. Non è facile conquistare il tricolore perché la Juve è uno squadrone. Ma l’Inter tornerà a vincere cose importanti”.
VENTOLA
Da www.goal.com
Quella del 5 maggio 2002 è ancora una ferita aperta per i tifosi dell'Inter: il 4-2 inflitto dalla Lazio permise alla Juventus di effettuare il sorpasso sui nerazzurri proprio all'ultima giornata, fregiandosi del titolo di campione d'Italia dopo un digiuno durato tre stagioni.
Il risultato dell'Olimpico maturò grazie ad un grossolano errore di Vratislav Gresko, allora terzino in forza all'Inter di Hector Cuper: un retropassaggio errato verso Toldo si trasformò in assist per Karel Poborsky, lesto a ribadire in rete il goal del momentaneo 2-2.
Lo slovacco divenne l'eroe al contrario del tifo interista che non gli risparmiò innumerevoli critiche, prima della cessione avvenuta in agosto al Parma dove rimase poco più di quattro mesi senza lasciare tracce.
Un ex compagno di squadra di Gresko della stagione 2001/2002, Nicola Ventola, ha raccontato un episodio che vide protagonista l'esterno, accaduto proprio il giorno dopo quella partita maledetta. Queste le sue parole pronunciate nel corso di una diretta Instagram con Daniele Adani.
"Il giorno dopo quel famoso 5 maggio, Gresko se ne andò in centro a Milano per fare shopping. Lo salvò la polizia, altrimenti le avrebbe prese. Come si fa a fare shopping il 6 maggio?".
Ora Gresko ha completamente tagliato i ponti con il mondo del calcio: è proprietario e gestore di un teatro nella città in cui è cresciuto ma, probabilmente, tutt'ora ricorda il rischio corso all'indomani di una delle giornate più brutte della storia dell'Inter.