“MI ACCUSANO DI OMOFOBIA? E’ ASSURDO!” – IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI REPLICA DOPO LE POLEMICHE SEGUITE ALLE SUE AFFERMAZIONI (“NON MI PIACCIONO LE OSTENTAZIONI”) SUL COMING OUT DI JANKTO: “LO CONTATTERÒ, SPERO ALTRI LO IMITINO. VORREI MILLE COMING OUT. QUANDO HO PARLATO DI OSTENTAZIONE MI RIFERIVO AI CORTEI. NON MI PIACCIONO GLI ECCESSI DEL PRIDE” (LA TOPPA E’ PEGGIO DEL BUCO)
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Estratto dell'articolo di Flavia Amabile per la Stampa
Respinge le accuse di essere omofobo il ministro per lo Sport Andrea Abodi dopo le affermazioni rilasciate durante un'intervista a Radio 24 sul coming out del calciatore Jakub Jankto. Chiede, anzi «mille coming out».
Ministro, la accusano di omofobia..
«È assurdo, mi dispiace che si dica questo di me, è molto lontano dal mio modo di essere. Si può discutere sul vocabolario da usare. Invece di dire scelte avrei potuto dire orientamento ma è del tutto evidente lo spirito di rispetto delle individualità».
La frase che lei ha pronunciato lasciava spazio a equivoci.
«Era una domanda non preparata. La risposta ha l'immediatezza delle risposte che impongono sintesi estreme soprattutto in radio quando si ha pochissimo tempo a disposizione.
Ho accostato concetti che vanno precisati meglio e, si badi, ho parlato di persone perché per me già dire omosessuale non è giusto. Si deve a tutti il rispetto per l'identità quindi vorrei mille coming out».
Quindi Jankto ha fatto bene a chiarire il suo orientamento sessuale?
«Certamente e spero che ognuno si senta libero di poter dire il proprio orientamento sessuale. Su questo sono molto fermo, nella mia vita ho fatto anche errori ma su questo tema il mio percorso è netto, chiaro».
Ha chiarito con Jankto?
«Mi sono già messo in contatto con la società ma parlerò anche con il ragazzo.
Ho spiegato al presidente del club che vorrei che capisse che non solo c'è il rispetto massimo per lui ma che mi lascia perplesso che si crei una polemica su un tema su cui sono lineare e trasparente. Ho riascoltato l'audio della mia risposta per capire dove avevo sbagliato. Non mi sembra che ci siano possibilità di fraintendimento ma siccome ognuno può evidenziare quello che vuole non voglio passare per omofobo».
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Quali sono le ostentazioni che invece le danno fastidio?
«Mi riferivo al Pride e vorrei che si tenessero ben distinti questi due argomenti. Il mio commento era riferito ad alcune manifestazioni per le quali un eccesso di ostentazione di alcune forme rischia di diventare un eccesso nella rappresentazione di se stessi».
Quindi vorrebbe un Pride meno eccessivo?
«Siamo in democrazia, per fortuna. Si manifesta nel rispetto della legge e della sensibilità altrui. Il Pride deve essere quello che gli organizzatori decidono che sia ma mi auguro di poter esprimere un sentimento nei confronti di certi eccessi estetici. Se gli organizzatori ritengono che questi eccessi possano trovare posto nei Pride mi va bene ma non mi si può togliere la possibilità di dire che alcune ostentazioni sono eccessive, è il mio pensiero».